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L'economia della nostra regione riaccende i motori dopo la glaciazione della pandemia
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Oltre sedicimila assunzioni entro fine mese in Liguria, una su cinque a tempo indeterminato, come segno tangibile della ripartenza. Lo annuncia il presidente della Regione Giovanni Toti, citando i dati del sistema Excelsior di Unioncamere- ANPAL, sul monitoraggio dei fabbisogni occupazionali del mese di giugno 2021. Si tratta di numeri perfino superiori a quelli del corrispondente periodo del 2019, prima della bufera del Covid.

“Sono 16.600 le nuove assunzioni programmate dalle aziende liguri dell’industria e dei servizi per il mese di giugno. Più di 6.000 rispetto a maggio e più di 5mila rispetto allo stesso mese del 2020, oltre a essere addirittura meglio del giugno 2019 in era pre-covid con una previsione di 4.090 ingressi in più. Si tratta di segnali molto positivi che ci dicono quanto la Liguria sia pronta a ripartire e quanto le imprese abbiano voglia di scommettere sul proprio futuro e su quello del nostro territorio”.

“Le nuove entrate previste riguardano – spiega Toti - per il 77% il settore dei servizi, in particolare i servizi alle imprese (4.040) e i servizi turistici (3.000). Per quanto riguarda il profilo professionale il 16% delle nuove entrate è destinato ai dirigenti, specialisti e tecnici, il 44% a impiegati e professioni comuni, il 26% a operai specializzati e il 14% a professioni non qualificate”. “Da quanto evidenziato dal monitoraggio – aggiunge il presidente di Regione Liguria – le qualifiche maggiormente richieste riguardano soprattutto farmacisti, biologi, tecnici in campo informatico, specialisti in scienze informatiche e operai specializzati nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche. Tra le professioni ricercate anche cuochi, camerieri e tutte le professioni dei servizi turistici, accanto anche ad operai specializzati nell’edilizia”.
L'indagine statistica evidenzia come il livello di istruzione più richiesto risulta la scuola secondaria superiore, seguito dalla qualifica o dal diploma professionale. Per una quota pari al 29% le entrate previste riguarderanno giovani con meno di 30 anni a cui potrà essere offerto un contratto stabile nel 19% dei casi ossia a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nell’81% un contratto a termine.

“Dopo l’emergenza sanitaria e la fine del coprifuoco – conclude Toti - siamo fermamente convinti che la ripresa economica e produttiva di questa regione così come dell’intero Paese potrà avvenire soltanto con il lavoro: bisogna difenderlo e riqualificarlo, anche con una formazione vicina alle esigenze delle imprese, come stiamo facendo da anni in Liguria. Regione Liguria è pronta a sostenere il mondo del lavoro per fare in modo che le imprese possano trovare sul mercato interno quelle figure che stanno cercando”.


"Dopo l'emergenza sanitaria e la fine del coprifuoco - conclude Toti - siamo fermamente convinti che la ripresa economica e produttiva di questa regione così come dell'intero Paese potrà avvenire soltanto con il lavoro: bisogna difenderlo e riqualificarlo, anche con una formazione vicina alle esigenze delle imprese, come stiamo facendo da anni in Liguria. Regione Liguria è pronta a sostenere il mondo del lavoro per fare in modo che le imprese possano trovare sul mercato interno quelle figure che stanno cercando".