cronaca

"Vi è quindi una evidente ingiustizia di fondo nella ripartizione di questi costi"
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 Il presidente di Paolo Odone ha voluto spiegare perché la tassa rifiuti sia un peso insostenibile per le aziende secondo Confcommercio Genova: “Questa tassa deve essere applicata e pagata sulla base della quantità di rifiuti prodotti secondo il principio comunitario “chi inquina paga” e non sono certo le imprese che producono la maggiore quantità di rifiuti sul nostro territorio e i maggiori costi di raccolta. Vi è quindi una evidente ingiustizia di fondo nella ripartizione di questi costi e ciò produce un grave danno alle nostre imprese”.


Da inizio pandemia molte categorie commerciali sono state chiuse e non hanno prodotto nessun tipo di rifiuto, altre sono state parzialmente aperte e quindi la quantità di rifiuti prodotti è diminuita.
La preoccupazione di Confcommercio è la situazione economica delle imprese liguri, che rischiano di chiudere perché non possono contare su cospicui ammortizzatori sociali e perché gli aiuti dallo stato sono stati insufficienti.


Il Governo ha istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, un fondo con una dotazione di 600 milioni di euro per l’anno 2021, finalizzato alla concessione da parte dei Comuni di una riduzione della Tari , al fine di attenuare l’impatto finanziario della pandemia sulle categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell’esercizio delle rispettive attività.


Poiché la Tari si paga sulla base della produzione dei rifiuti e che le imprese chiuse non hanno proprio prodotto rifiuti, l’auspicio di Confommercio è che il Comune sappia individuare chi ha continuato a produrre rifiuti ed ha addirittura aumentato la produzione e siamo certi che saprà fare un giusta valutazione.


Infine, in questo particolare momento storico, la richiesta del presidente Paolo Odone, in materia di tari, è che vengano applicati fortissime agevolazioni e nessun tipo di aumento.