cronaca

"Questo ci serve per ripartire e cercare di sistemare l’aspetto economico ma soprattutto quello commerciale"
1 minuto e 19 secondi di lettura
Dal 1 giugno si potrà consumare al bancone nei bar e ricominciare a mangiare anche al chiuso nei ristoranti. Il ritorno alla normalità di questo settore è stato commentato da Matteo Costa, il vicepresidente dell’Associazione Ristoratori FEPAG: “Finalmente riusciremo a lavorare a pranzo e a cena all’interno dei ristoranti, nelle sale che abbiamo creato per i nostri clienti. Ricordo a tutti che è dal 26 ottobre che questo non accadeva, alla sera eravamo sempre chiusi. Questo ci serve per ripartire e cercare di sistemare l’aspetto economico ma soprattutto quello commerciale, perché ci mancano i nostri clienti e ci manca lavorare.”


La Liguria verso la zona bianca e niente coprifuoco - LEGGI QUI COSA CAMBIA

Da domani non sarà più necessario possedere un dehor per far ‘andare’ la propria cucina e accogliere i clienti, cosa che aveva fermato molti ristoranti dal riaprire e aveva messo in difficoltà chi non lo possedeva: “Per un ristoratore che non aveva un dehor preesistente farlo in un momento come questo è stato un consumo di liquidità molto pesante, perché noi ristoratori stavamo centellinando le varie spese in un momento di crisi.”


La speranza dei ristoratori è quella di poter riprendere il loro lavoro in sicurezza ma, soprattutto, che queste riaperture siano durature: “I cuochi sono abituati ad anticipare i tempi, tra un mese ci sono le acciughe? Io inizio già a pensare agli abbinamenti, ai piatti ecc. Io a settembre vorrei riuscire a fare un menù sicuro.”