salute e medicina

Assalto dei giovanissimi alle vaccinazioni anticipate con Astrazeneca
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I diciottenni liguri hanno dato l’assalto ai vaccini Astrazeneca messi a disposizione anticipatamente rispetto alle date anagrafiche prestabilite perché una maggioranza di ultrasessantenni l’aveva rifiutato. Hanno dato un bell’esempio rispetto ai “quasi vecchi”, più a rischio dei giovanissimi di beccarsi un Covid pericoloso. Categoria che meriterebbe ora di essere rispedita alla fine delle classifiche delle future vaccinazioni. E che io chiuderei in casa a fare dei solitari perché hanno dimostrato uno scarsissimo senso civico.

Ma come? Questi over 60 sono tra i privilegiati perché possono vaccinarsi prima dell’estate e quindi andarsene alla spiaggia e la sera a mangiare la pizza e rifiutano? Rifiutano un vaccino che non ha dato nessun problema a chi ha più di 50/60 anni solo perché hanno sentito male e non capito un accidente delle notizie diffuse nelle scorse settimane sui rarissimi casi nefasti capitati ahimé a giovani donne?

Facendo così non mettono a rischio soltanto la loro salute e quella dei loro famigliari con un atto anti-civico, ma quella di migliaia di ragazzi , figli e nipoti, che sono quelli che di più hanno patito clausure indicibili e restrizioni pesanti in fasi della vita nelle quali si gode di più la libertà di movimento e la gioia di stare con altri, solo per salvaguardare la salute non dei loro coetanei, ma della generazione dei loro padri e forse anche nonni.

In Liguria l’andamento delle vaccinazioni ha visto una buona risposta di ottantenni e super over anche se, data l’ altissima presenza di questa fascia nel nostro territorio, ne restano ancora da vaccinare e soprattutto una totale adesione di over settanta. Da ieri notte l’ eccezionale risposta dei giovanissimi proprio con quel tipo di vaccino che, semmai, sarebbe meno indicato per la loro età, anche se gli studi più recenti hanno fornito risposte molto tranquillizzanti e, addirittura, segnali ottimi anche verso le varianti più pericolose. E’ la dimostrazione che ora bisogna pensare soltanto ai ragazzi e ringraziarli ancora una volta, magari anche chiedendo scusa.