salute e medicina

Moderna chiederà autorizzazione per il suo vaccino tra i 12 e i 17 anni
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 Sembra quasi il giorno della rivalsa per il vaccino AstraZeneca il cui destino ha oscillato, nelle ultime settimane, tra la promozione e la bocciatura inesorabile: prima acquistato in dosi massicce dall'Unione Europea per poi vedere il contratto chiuso con l'arrivo dell'estate, prima iniettato in modo massiccio e poi stoppato, a più riprese, in diversi stati.


Fino agli studi - diversi e di tanti Paesi - che sanciscono la sua sicurezza e il consiglio d'uso per tutte le età a causa di un rapporto benefici-rischi che propende per i primi. E allora ecco la gara di virologi ed esperti a consigliarlo, Liguria inclusa. Per Bassetti è "scelta intelligente" per i più giovani, per il governatore Toti è il modo per vaccinare rapidamente la fascia dai 18 ai 39 anni. Tanto che da lunedì 24 maggio in Liguria partono le prenotazioni del vaccino di Oxford proprio per questi ultimi (LEGGI QUI).


Se le rassicurazioni non bastassero comunque, arriva uno studio inglese che tranquillizza gli ultimi scettici: AstraZeneca e con lui il vaccino Pfizer sarebbero altamente efficaci anche per combattere la variante indiana del virus. Proprio quella variante che ora tanto preoccupa il mondo per via del suo alto tasso di trasmissibilità.


Lo studio è inglese - laddove si sono superati i 60 milioni di dosi - commissionato dall'autorità sanitaria britannica Public Health England. I ricercatori hanno analizzato i dati dei vaccini di tutte le fasce di età a partire dal 5 aprile, quando la variante indiana è arrivata prepotente nel Paese, concludendo che AstraZeneca e Pfizer sono efficaci al 33 per cento contro la variante tre settimane dopo la prima dose ma l'efficacia aumenta con il richiamo.


Due settimane dopo la seconda dose infatti Pfizer previene fino all'88 per cento l'infezione da variante indiana e AstraZeneca fino al 60 per cento. Un risultato incoraggiante soprattutto laddove, come in Gran Bretagna, la variante indiana potrebbe diventare dominante.


Lo studio britannico sulla variante indiana non ha inserito Moderna nelle ricerche, per carenza di dati a disposizione. Nel frattempo comunque la compagnia americana, per scongiurare la minaccia di nuovi ceppi del Covid, ha suggerito una terza dose per i soggetti più fragili alla fine dell'estate.


Nel frattempo, Moderna presenterà all'inizio di giugno una domanda di autorizzazione all'Ue per il suo vaccino per i 12-17 anni. Ad oggi solo il vaccino Pfizer è autorizzato per i 16-18enni in Europa. Pfizer ha anche richiesto l'autorizzazione per i ragazzi tra i 12 e i 16 anni e l'ha già ottenuta negli Stati Uniti.