cronaca

Tutte le case rifugio sono piene
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Una doppia prigionia da una parte il lockdown e dall’altra le violenze in famiglia in quello che dovrebbe essere il luogo più sicuro. Ancora una volta sono le donne a essere le più colpite in questi mesi di pandemia.


Nel 2020 le chiamate al 1522, il numero di pubblica utilità contro la violenza e lo stalking, sono aumentate del 79,5% rispetto al 2019, sia per telefono, sia via chat (+71%). E' quanto emerge dai dati pubblicati dall'Istat nell'ambito dello studio 'Le richieste di aiuto durante la pandemia'.


Anche nel capoluogo ligure dati in crescita
: “C'è stato un aumento delle chiamate – racconta Manuela Caccioni responsabile centro antiviolenza Mascherona di Genova - anche noi abbiamo avuto un aumento rispetto all'anno scorso, durante il lockdown chiamavano ma molto meno, quest'anno abbiamo avuto un incremento, abbiamo 30 donne in più rispetto all'anno scorso”.


Ad allarmare di più le condizioni in cui arrivano le donne: “La cosa che ci fa riflettere non sono solo le chiamate in più, ma le violenze più efferate – sottolinea Caccioni - quello che le donne oggi ci raccontano sono violenze più gravi e anche le donne uccise stanno aumentando notevolmente. A noi arrivano donne con referti molto pesanti di lesioni che magari superano i 21 giorni di prognosi e quindi parte una denuncia d’ufficio”.


Tutte le case rifugio che ospitano le donne che iniziano il percorso con il centro antiviolenza sono piene, per questo in questi mesi c’è stata la necessità di appoggiarsi a quattro bed&breakfast proprio per trovare un luogo sicuro per queste donne”.