cronaca

Pirondini (M5s): "A rischio utilità e funzionalità dello scolmatore"
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Carcasse di motorini, divani, letti, frigoriferi, mobili, materiale di risulta da lavorazioni edili e persino materassi. C'è davvero di tutto e di più lungo via al Poligono di Quezzi a Genova. Una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto. Un problema che va avanti da tempo senza una soluzione.

La scena che si ripete ormai da anni è sempre la stessa. "Con i favori del buio arrivano con auto e furgoni, proseguono lungo la strada e quindi buttano il materiale ingombrante giù dal burrone" spiega un residente della zona. E sono proprio loro, i residenti, a dover fare i conti tutti i giorni con l'inquinamento ambientale prodotto dalla discarica.

La questione è arrivata in consiglio comunale. A portarla al centro dell'attenzione un'interpellanza del consigliere del M5s Luca Pirondini che ha chiesto al Comune di prendersi carico della situazione e avviare la bonifica con il recupero del materiale abbandonato. Ma non è solo una questione ambientale come spiega Pirondini: "Tutto questo materiale abbandonato si trova vicino a un ruscello che poi va a confluire nel torrente Fereggiano, il rischio è che questo materiale vada a finire nello scolmatore mettendo in pericolo la sua utilità e funzionalità".


Matteo Campora, assessore all'Ambiente del Comune di Genova ha garantito che il problema verrà affrontato e ha dato anche delle tempistiche. "E' una situazione che si è creata nel corso degli ultimi 10-15 anni. E' una priorità intervenire. Le operazioni di bonifica comporteranno costi elevati e alcuni giorni di lavoro. Entro il mese di giugno dovremmo avere la quantificazione dell'importo necessario per avviare la bonifica e poi in autunno partire con il recupero dei materiali abbandonati nella scarpata" ha precisato Campora.



"E' così da quando ero piccolo - spiega un abitante della zona da oltre 40 anni -. Arrivano e buttano di tutto, basta fare una passeggiata lungo la strada e si vede qualsiasi cosa. C'è bisogno di un intervento concreto, una soluzione potrebbe essere quella di mettere le telecamere". "Cittadini semplici o vere e proprie ditte buttano qua tutto quello che non hanno voglia o non sanno come smaltire correttamente" racconta un altro residente.

Oltre alla bonifica e all'installazione delle telecamere qualcuno degli abitanti propone anche il montaggio lungo tutto il percorso di una ringhiera in modo da rendere meno agevole lo scarico di materiale ingombrante giù dal dirupo da parte degli incivili. Dal 23 marzo in tutta Genova è attivo il servizio di ritiro ingombranti gratuito a piano strada. E' sufficiente una prenotazione telefonica. Per ciascun appuntamento è possibile prenotare il ritiro di massimo tre pezzi, ma gli appuntamenti sono ripetibili senza alcun limite a distanza di una settimana uno dall’altro.