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Rimonta sfiorata contro la corazzata nerazzurra
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Atalanta show, poi il Genoa si scuote nella ripresa e recupera fino al 3-4 finale. Una sconfitta che ci sta contro una formazione super, ma almeno il finale è stato meno amaro almeno nel risultato. Per i nerazzurri è Champions.



Squadra sperimentale per Ballardini con Marchetti in porta, Onguene in difesa, in mezzo Rovella, Melegoni Ghiglione, Zajc e pure Cassata, davanti Destro e Pjaca. Gasp cambia di meno e si affida al solito Zapata con Muriel in panchina. I rossoblu esistono per 2’ in cui Melegoni si fa parare il tiro a tu per tu con Gollini e poi sul corner seguente Masiello colpisce il palo. Di qui, almeno nei primi 45’, solo Atalanta che segna al 9’ con Zapata con assist di Malinovskyi. Gioca solo l’Atalanta che fa quello che vuole. Il raddoppio di Zapata al 27’ e’ rimasto un minuto in dubbio per una segnalazione del pallone che sarebbe uscito ma il Var dice che è tutto ok. Al 44’ tris di Gosens. 


Si va al riposo così con Radovanovic e compagni chiaramente in disarmo in questa prima frazione. Nella ripresa Ballardini inserisce Caso, Pandev e Shomurodov per dare più peso in avanti e l’uzbeko va in gol sfruttando un pasticcio difensivo ma il gol è di qualità. Atalanta che ci mette un attimo a rimettere  le cose a posto. Pasalic cala il poker. Per il Genoa è un pomeriggio tremendo ma ci si consola con la presenza di Portanova. Una passerella per il Grifone che chiuderà domenica a Cagliari. La partita di fatto è virtuale quanto un videogioco anche se l’Atalanta malgrado la finale di Coppa Italia in settimana con la Juve continua a tenere alto il ritmo. Caso si fa notare con una percussione che costa l’ammonizione a Djimsiti. Poi per un fallo di meno arriva il rigore per i rossoblu. Pandev sul dischetto spiazza Gollini per il 2-4 al 65’.


Il Genoa ci prova a chiudere e Portanova si prende una punizione dal limite. Rovella pero’ manda la palla nella Nord. Gasperini toglie Gosens e inserisce Palomino per puntellare una retroguardia un po’ distratta. Il Grifone lancia anche il “Primavera” Eyango. Match che si trascina senza un vero e proprio senso tattico. A 6’ dal termine in contropiede Shumorodov fa il terzo gol e clamorosamente riapre la sfida. Bravo anche Portanova in questa azione. Un po’ di tensione per il Gasp, ma i rossoblu si fermano qui e salutano l’ultima gara al Ferraris con un ko accettabile. Per l’Atalanta è festa