Più di una mamma su due in Italia è costretta a licenziarsi perchè non riesce a conciliare il lavoro con la cura dei figli. Il dato emerge dall’analisi dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati dell’Ispettorato nazionale del lavoro in occasione della Festa della mamma.Se già prima della pandemia riuscire a trovare un equilibrio tra l'essere madre e la carriera sembrava difficile, ora sembra quasi impossibile, e nel 2021 il dover scegliere tra la famiglia e la carriera sembra inconcepibile. Invece è così, purtroppo, e accade molto spesso nel silenzio generale.
Manca il sostegno alla madre e in questi mesi di chiusura delle scuole, riaperture a singhiozzo, didattica a distanza le conseguenze si sono riversate tutte sulle mamme.
La spesa per nido e babysitter, la carenza di posti negli asili, la cerchia di parenti che si restringe, l’incompatibilità degli orari e dei ritmi di lavoro con la cura dei figli sono le motivazioni principali - spiega l’analisi di Uecoop - che hanno spinto oltre 20mila donne in un anno a lasciare il lavoro secondo l’ultimo rapporto Inl, una situazione sulla quale pesa anche l’emergenza Covid. La pandemia, insieme ai ritmi della vita moderna, gli impegni sempre più pressanti, la precarietà di molte professioni, le crisi economiche e l’incertezza sul futuro, evidenzia l'analisi, stanno mettendo a dura prova la capacità di resistenza delle famiglie che hanno anche il problema di trovare e pagare un posto alla scuola materna per i figli.
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