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Ballardini deve ridisegnare la difesa in vista della partita col Sassuolo
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Sono alti più di 1,85, uno ha una carriera lunga e di alto livello comprese le presenze in nazionale colombiana. L’altro arrivato dal Salisburgo non è da meno avendo peraltro 23 anni. Eppure entrambi sono rimasto ai margini. Ma ora possono riscattarsi in un finale di fuoco per il Genoa a caccia ancora di punticini salvezza.

Zapata ha 34 anni compiuti, con la maglia rossoblu in due stagioni ha collezionato 29 presenze, solo nove in questo campionato. Con Maran ha quasi sempre giocato e così è finito tra gli imputati in una difesa colabrodo. Cosi Ballardini, complici infortuni seri con ricadute, lo ha lasciato in panchina anche perché obiettivamente Radovanovic al posto del sudamericano ha subito fatto benissimo e non era il caso di cambiare. Onguene invece se si leggono i suoi numeri non pare così male. Nel Salisburgo dal 2017 alla fine del 2020 ha fatto 62 presenze con 5 gol e parliamo di un club che fa le coppe europee e domina in Austria. Fin qui Ballardini il naturalizzati camerunese (sette gettoni con la sua nazionale, dopo aver fatto tutte le giovanili nella Francia) gli ha concesso 3 apparizioni. Certo, non era facile inserirlo in una retroguardia perfetta che per molte gare a cavallo del finale di andata e i primi match del ritorno non prendeva gol. Ma ora senza Biraschi e con Criscito forse recuperabile per Atalanta e Cagliari (ma non è il caso di farsi troppe illusioni) Onguene e Zapata possono dimostrare il loro valore insieme a Masiello e Goldaniga.