
Lo svela a Primocanale Carlo Tixe, presidente dei 400 alberghi della provincia di Genova, che ci parla di come andavano in vacanza le famiglie negli anni Sessanta e pure di come si riconosce una coppia di amanti: "Al primo posto c'era il mangiare bene e mangiare tanto, un tempo era fondamentale. Venivano le famiglie, restavano a lungo, chi stava solo 15 giorni era un cliente da poco. C'era gente che stava due mesi, arrivavano col treno e coi bauli. Ora la permanenza media è due giorni scarsi", ricorda Tixe.
Ma gli aneddoti più curiosi nelle differenze tra ieri e oggi riguardano le coppie ufficiali e non e i loro gusti... a tavola. Va giù dritto al dunque il presidente: "Le coppie quando ho iniziato arrivavano col certificato di matrimonio in tasca, l'albergo a quei tempi veniva vissuto quasi come un posto da "peccato" e allora quasi a giustificarsi ti presentavano il libretto". E allora come si riconosce una coppia di amanti? Tixe fa discutere le romantiche: "Quando due persone sono molto affettuose e disponibili l'una verso l'altra tendenzialmente è facile che non siano marito e moglie", sostiene Tixe.
E poi il cibo: "Siamo passati dal pesto al sushi: i giovani dicono che il pesto puzza di aglio... preferiscono il sushi", sorride il rappresentante degli albergatori.
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