cronaca

Viaggio tra Arenzano e Cogoleto il giorno dopo la domenica della grande paralisi sulle autostrade
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Il giorno dopo la grande paralisi del nodo autostradale di Genova, con code sino  mezzanotte da Chiavari, sulla A12, e da Varazze, sulla A10, in direzione del capoluogo, la gente del ponente fra Arenzano e Cogoleto appare ancora sotto choc per un ingorgone da incubo che ha riportato ai primi giorni dopo il crollo di Ponte Morandi.

Ilaria Bartolai, addetta alla reception Hotel Poggio di Arenzano, racconta che ieri per andare da Arenzano a Cogoleto invece di cinque minuti ha impiegato quasi cinquanta minuti, "per colpa dell'autostrada che ha bloccato anche la strada Aurelia. Pensate che molte persone per evitare di infilarsi in quel traffico si sono fermate a soggiornare per una notte in più".

Fra i più penalizzati i ristoratori e gli albergatori, come spiega Gianni Viglino, titolare di uno storico ristorante-macelleria a Cogoleto e portavoce esercenti del ponente ligure.
"Abbiamo rivissuto lo spettro dell'anno scorso, i tre paesi Varazze, Arenzano e Cogoleto, sono rimasti bloccati con gravi danni, e qualcuno visto che era tutto bloccato dalle cinque del pomeriggio ha preferito fermarsi per la cena. Ma la cosa bruttissima per il nostro settore e se fra i turisti passa il messaggio che raggiungere i nostri paesi è impossibile la gente qui non viene più, l'anno scorso con i lavori sulle autostrade ligure tanti preferivano andare in Versilia e hanno fatto più danni le autostrade che la pandemia. Bisognerebbe almeno fare lo sforzo nel week end di chiudere più cantieri possibili".

Duro pure il sindaco di Cogoleto Paolo Bruzzone che ha sottolineato "le difficoltà delle attività economiche già provate dalla pandemia" e "i gravi disagi provocati dal blocco delle autostrade in direzione di Genova ma anche dai lavori svolti da Anas all'uscita del casello di Arenzano in direzione di Cogoleto". 
Bruzzone poi avverte che la stagione balneare è già partita, "anche se le condizioni meteo per ora non ci hanno aiutato"