Sono state 7 le persone arrestate dopo la condanna in via definitiva in Cassazione nell’ambito dell'inchiesta ‘I conti di Lavagna’ del 30 aprile che aveva visto coinvolti l’ex sindaco Giuseppe Sanguineti e l’ex deputata Gabriella Mondello, che è però uscita dal processo.
Sono stati portati in carcere dagli agenti Alfred Remilli, condannato a 6 anni e sei mesi per violazioni in materia di stupefacenti e non risponde di reato associativo, né dell'aggravante prevista dal 'metodo mafioso’. Paolo Paltrinieri, condannato a 5 anni e due mesi per usura, non risponde di reato associativo, né dell'aggravante del ‘metodo mafioso'. Natale Calderone, condannato a 2 anni e dieci mesi per detenzione di arma clandestina aggravata dall’articolo 7 e dal ‘metodo mafioso’.
Ai capi dell’organizzazione i provvedimenti sono stati notificati direttamente in carcere: Francesco Antonio Rodà è stato condannato a 15 anni e sei mesi per violazioni in materia d armi, usura, estorsione, stupefacenti e 416.
Paolo Nucera è condannato a 16 anni e tre mesi sempre per violazioni in materie di armi, 416 bis e comma 1,2,3,3. Antonio Nucera è stato condannato a 13 anni e sei mesi per 416 bis e per violazioni in materia di armi, reati ambientali e truffa mentre Francesco Nucera è codannato a 7 anni e sette mesi per 416 bis, reati in materia di armi, reati ambientali e truffa aggravata.
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'Ndrangheta a Lavagna, dopo le condanne scattano le manette: in 7 carcere
I capi dell’organizzazione sono stati notificati direttamente in cella
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