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Il sindaco: "Non abbiamo mai avuto contatti con lei"
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Sori dice no alla cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre e scoppia la polemica politica. Il comune del golfo Paradiso guidato da una maggioranza di centro destra ha respinto ieri sera in consiglio comunale, al termine di un acceso dibattito, una mozione presentata dalla minoranza che proponeva la cittadinanza onoraria alla senatrice Segre. "Il suo ruolo nel nostro Paese - spiega la consigliera di minoranza della lista civica Sori 2020 Ilaria Bozzo coadiuvata dal consigliere regionale di Linea Condivisa Gianni Pastorino - è divenuto un simbolo, il simbolo della pace, il simbolo di tutti gli italiani che come lei hanno vissuto la deportazione come i nostri nonni soresi".


"Esprimo massima simpatia, stima e solidarietà verso la senatrice Segre - spiega il sindaco Mario Reffo che parla di strumentazione politica - Non vedo però il caso di scimmiottare altri comuni dando una cittadinanza che non avrebbe motivo. Non abbiamo mai avuto contatti con la Segre, non ha parenti nè legami con Sori. Purtroppo la Segre viene portata avanti da una certa parte politica: L'iniziativa di concedere la cittadinanza onoraria a Liliana Segre sembra essere diventato un braccio di ferro fra parti politiche dove chi non accetta viene accusato di razzismo, di nazismo, di odio verso l'umanità".