cultura

Il sovrintendente Orazi: "Ripartiamo per non chiudere mai più"
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La gioia di poter tornare a teatro si legge negli occhi degli spettatori, nei sorrisi celati dalla mascherina, nel suono delle risate dei bambini e delle chiacchiere all'ingresso davanti al foyer del Carlo Felice. Una fila ordinata e distanziata, la misurazione della temperatura e poi il biglietto "staccato": il protagonista in questa "maratona musicale" è proprio il pubblico.

"Quello che mancava di più era proprio il rituale", commentano alcuni prima di entrare a cercare il proprio posto in platea. "E' un'emozione poter rivedere questo atrio, riascoltare finalmente la musica dal vivo e persino vestirsi bene per l'occasione: ho avuto un po' di difficoltà perché non mi ricordavo quasi più come abbinare i colori", scherza una signora. E c'è chi ha portato i nipotini ed è felice di tornare un po' alla normalità: "Siamo davvero felici e ci sentiamo sicurissime nel nostro teatro preferito".

A garantire la sicurezza sono i rigidi protocolli che hanno ottenuto la Biosafety Trust Certification di Rina, sia per il personale sia per l'accoglienza al pubblico. Un ruolo fondamentale quello svolto dalle maschere, che oltre all'accoglienza si impegnano per far rispettare tutte le regole: "Siamo davvero felici di incontrare di nuovo i nostri affezionati abbonati, ma anche persone nuove. Per ora siamo pochi, ma vi aspettiamo tutti nei prossimi eventi estivi", commenta Margherita Sandi all'ingresso che assieme ai colleghi si occupa di dare indicazioni, misurare la temperatura e controllare i biglietti. "Invitiamo comunque tutti al rispetto delle regole. Noi ce la mettiamo tutta, ma anche voi fate la vostra parte, altrimenti diventa poi difficile tornare a teatro". Mascherina obbligatoria e distanziamento, all'interno della platea attualmente possono essere ospitate al massimo 500 persone.

E per festeggiare la riapertura, il Teatro Carlo Felice ha allestito tre concerti: "Protagonista l'orchestra e i tecnici, che non si sono mai fermati con tutta l'attività in streaming, ma anche le nostre voci biance e il nuovo fiore all'occhiello, i ragazzi dell'Accademia di Alto Perfezionamento che debuttano in anteprima nazionale", commenta il sovrintendente Claudio Orazi, orgoglioso di questa ripartenza in tempo record. "Siamo pronti, abbiamo tanto lavoro da fare e riapriamo oggi per non chiudere mai più". 


"Gli applausi tornano a riempire i nostri teatri: stasera il Carlo Felice di Genova ha riaperto le sue porte al pubblico. Vedere il mondo della cultura riaccendersi dopo mesi di chiusure è il simbolo di un Paese che non si arrende al virus e sta ripartendo. Finalmente!", così scrive il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti su Twitter.


Purtroppo, nell'ultimo concerto sinfonico delle ore 20, il direttore d'orchestra Federico Maria Sardelli ha avuto un malore. Dopo aver diretto la Sinfonia n.29 di Mozart ha attaccato la n.96 di Haydn, ma dopo poche battute ha lasciato improvvisamente il podio. Il primo violino Elisabetta Garetti, seguita dall'orchestra, ha concluso il movimento. Il sovrintendente Claudio Orazi ha quindi informato il pubblico che Sardelli aveva avuto un lieve malore e sarebbe rientrato, ma non è avvenuto. L'orchestra ha così chiuso i due ultimi movimenti accolta da un'ovazione. Ricoverato per accertamenti Sardelli.