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L'unico limite è il coprifuoco alle 22
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 "Dica bianco bianco bianco... che cosa mangia la mucca?" "Latte!" "No, acqua". Non perde il vizio delle barzellette il gestore storico, da 51 anni, del campetto da calcio dei Frati di Chiavari, Vinicio, 80 anni suonati ma una grinta degna di un giovanotto. "In verità mi chiamo Carmelo Entuli - racconta- ma Vinicio me lo sono scelto io come nome, anche se non è presente nella carta d'identità". 


Il campetto dei Frati ha segnato la giovinezza (e le ginocchia) di chiavaresi e non, ma non solo dei giovani. Dopo sei mesi di chiusura per Covid, lunedì la riapertura e tanta tanta voglia di giocare da parte degli uomini accorsi a prenotare "guardi la foto che hi fatto con la prima squadra che ha giocato" mostra orgoglioso Vinicio su Facebook. Tutto esaurito per setrtimane, ma qualche buco c'è ancora...


"Le partite serali sono mediamente due al giorno, anche perchè poi c'è il coprifuoco alle 22 ma al pomeriggio abbiamo anche i giovani dell'Entella. Insomma, c'è tanta vivacità". Vinicio, abbracciato alla moglie Silvia e al collaboratore Abram, ci racconta con orgoglio a quando, vissuto dieci anni in Perù, "ha fatto vincere la coppa nazionale del Perù" puntualizza orgogliosa Silvia. 


"Come andava a scuola?" chiede Vinicio al nostro cameraman Mario: "Mi arrangiavo" risponde lui. "No, come andava? In auto, in moto come?" chiudiamo così, con un sorriso per l'ennesima barzelletta e due calci al pallone.