cronaca

La storia di uno delle migliaia di pendolari delle tratte autostradali liguri
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 Ci si prova in tutti i modi ad arrivare al lavoro, o ad altri impegni, puntuali nonostante le code e i cantieri sulle autostrade liguri, che non danno tregua e snervano le persone fino alla follia. L'elenco dei disagi è lunghissimo, quotidiano "e Isoradio la smetta di parlare di incidenti e auto o camion in panne. Sminuisce sempre tutto, parli invece chiaro: se un mezzo in avaria blocca tutto per ore (come successo stamani, solo l'ultimo esempio, con 5 km di coda da Lavagna verso Genova per tre ore) è soprattutto per colpa delle corsie uniche che fanno sì che anche un piccolo problema diventi gigante perchè non ci sono corsie di sfogo libere, perchè i lavori si fanno tutti ora perchè per anni Autostrade non li ha mai fatti" tuona Federico Sartorelli, condannato al pendolarismo per raggiungere tutti i giorni la sua farmacia a Sestri Levante da Genova Nervi. 


"Ringrazio Primocanale che se ne occupa sempre, dei problemi delle autostrade: le faccio il mio esempio. Fino a un anno fa impiegavo circa 40 minuti andata e 40 ritorno, oggi se va bene 3 ore in tutto, perchè ce n'è sempre una. Sa che cosa ho dovuto fare? Convertirmi alle due ruore, alla moto, con tutta la periocolsità che questo comporta in autostrada, con le corsie uniche, gli scambi di carregggiata, i camion che ti sfiorano nell'altra direzione, e se piove non se ne parla. Sorpassi quasi sempre impossibili e comunque rischiosi, magari ci si prova quando la coda è proprio ferma. Ma quale alternativa ho?" si domanda sconsolato. 

L'unica speranza è che ci sia un allentamento dei cantieri, come pare avere ottenuto la Regione per l'estate. Che sarebbe diversamente la seconda intrappolati nelle code. Con la gente disincentivata a raggiungere le riviere e quindi con un danno commerciale immenso. Proprio ora che si spera in una rifioritura dopo il Covid.