cronaca

Bruschi rivela: "Il mio cervello sarà studiato. Bucci? carnefici e vittime non sono uguali"
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Vabbè la Memoria della Resistenza ma forse Giordano Bruschi, il partigiano "Giotto", oggi 95 anni suonati, sta esagerando. O meglio il suo cervello che ricorda tutto, ma proprio tutto, date, numeri, nomi, stupisce anche medici e scienziati, è come si se i suoi neuroni si rifiutassero di dimenticare. Una memoria che con il passare del tempo, come il buon vino, invece di deteriorarsi come succede a tutti, migliora, sorprende di giorno dopo giorno.

"Il mio medico, il professor Guido Rodriguez, che studia cervelli dice che studiare il mio cervello forse può servire per studiare il cervello dei malati perchè dice che ho una natura particolare: i neuroni invece di morire rinascono, rinascono continuamente e il mio cervello è il più moderno computer che esiste, ma non è merito mio, è che ogni parte del cervello ricorda qualche cosa, ricorda i nomi, le date, gli eventi, i giorni, non è assolutamente merito mio, continuando a vivere, purtroppo, questa cosa...per il futuro c'è questo studio del mio cervello".

C'è un aspetto negativo di ricordare tutto?

"Sì, che mi chiamano tutti, solo questa settimana ho fatto quindici incontri, solo a Bolzaneto ho parlato a cinque classi terze delle scuole medie e ognuno voleva sapere qualcosa".

Scusi Giordano ma da giovane ricordava peggio o meglio, anche se meglio di così è impossibile?


"Peggio, peggio, ricordo meglio adesso perchè il mio cervello è ringiovanito, di può diventare più giovani, io più precisamente ho 95 anni, sette mesi e quattro giorni, ogni giorno bisogna fare qualcosa...".

Il suo segreto può essere la dieta?

"Oggi Anna, la ragazza che mi custodisce così bene, mi ha preparato fave raccolte da me nel mio orto, salame, formaggio e una bistecca, poi dalla prossima settimana mi butterò sui piselli, io consumo prodotti che coltivo io".

Ma in generale cosa mangia in abbondanza?

"Lo zucchero, rischio il diabete (si dice che Bruschi per ogni caffè usi cinque cucchiaini di zucchero ndr) eccita la mia memoria, ne ho bisogno come i ciclisti che quando arrivano in prossimità del traguardo vogliono quelle barrette, lo zucchero mi serve, eccita la memoria, mi mantiene in buona forma, poi voglio il pane di Triora tutti i giorni, il pane della streghe".

Domani 25 Aprile è la festa della Liberazione, è la festa di tutti o a Genova c'è ancora qualche strega, politicamente parlando...

"Ce ne sono, purtroppo, il sindaco Bucci, che pure mi ha conferito il Grifo d'Oro, la massima onoreficenza cittadina, però è una famiglia strana, da una parte viene a celebrare il 25 Aprile e nella sua giunta ha i Fratelli d'Italia che si proclamano apertamente fascisti e portano le corone di allore ai repubblichini nel nome che i morti meritano rispetto e sono tutti uguali.
Allora, ricordando ai ragazzi la storia, ho detto che una cosa è essere carnefici e un'altra vittime. Non sono tutti uguali, le vittime, i partigiani, meritano di più, e i carnefici non meritano nessun riconoscimento, anzi dal punto di vista della storia va ricordato che gli uomini che sono stati negativi per l'umanità devono essere additati come esempio ne-ga-ti-vo, questa è la storia" conclude "Giotto" che poi ricorda il partigiano Bisagno che potrebbe diventare santo.