cronaca

La diretta su Primocanale: alle 17,06 l'avvio dei lavori
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Un panorama che a breve non sarà più lo stesso: oggi infatti è il giorno della demolizione della diga di Begato con la "supergru" pronta a demolire i piani alti della 'diga bianca' di Begato, in Valpolcevera, enormi costruzioni di edilizia popolare a schiera realizzate negli anni Ottanta sulle colline alle spalle di Genova. 

Alle ore 17,06 i primi colpi del braccio blu della supergru, con il consueto suono di sirene ad accompagnare l'inizio dei lavori.


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La diretta di Primocanale di questa giornata storica per il futuro dell'area inizia con le parole dell'assessore regionale all'urbanistica Marco Scajola: "E' iniziato questo percorso quando abbiamo iniziato a lavorare per una nuova visione urbanistica della città. Finisce la vecchia visione urbanistica ocn quartieri che diventano ghetto: le oltre 700 persone che qui abitavano sono sate spalmate nell'intera Genova, qui arriveranno zone verdi, palazzi pià bassi, una visione diversa rispetto al passato", commenta.


"Siamo ancora nella prima fase, ovvero la demolizione, la fase durerà alcuni mesi, è demolizione delicata e importante, un progetto pilota a livello nazionale. Quel che stiamo facendo a Genova oggi non è mai stato fatto con queste dimensioni altrove in Italia. Al centro verrà messa la qualità dell'ambiente e degli alloggi, con zone e aree per i bambini".


"Presto mostreremo con un plastico posizionato nel centro di Genova quella che sarà la Begato del futuro", annuncia Scajola.



Per il governatore della Liguria Giovanni Toti, "le dighe di Begato sono un simbolo - come le Vele di Scampia - di degrado, ghettizzazione, di quartieri complessi e difficili in cui anche la vita sociale è diventata complicata". Continua il presidente: "Lavoriamo per una qualità della vita decisamente superiore dei cittadini. Sono più di 350 appartamenti quelli che sono stati ricollocati: come la ricostruzione dell'ex ponte Morandi è diventato simbolo di efficienza per i lavori pubblici vorremmo che fosse lo stesso per questi progetti che coinvolgono la riqualificazione urbanistica".


Toti si lascia andare a un addio: "Ciao dighe di Begato, vi ricorderemo ma faremo in modo che nessuno vi rimpianga".


Per l'assessore all'urbanistica del Comune di Genova Pietro Piciocchi "questa giornata è straordinaria e suggella un lavoro faticoso. C'è stata una bellissima sinergia tra istituzioni, Comune Regione, ARTE, una pagina di storia sul concetto di edilizia pubblica, con una valenza simbolica: guardiamo un altro modo di abitare, si lavora per la dignità della condizione abitativa. La cosa più bella è pensare che oggi mentre parliamo abbiamo trasferito persone in alloggi completamente nuovi distribuiti sul territorio. 
"Qua avremo 55 alloggi, verrà rivitalizzato lo spazio, ci saranno sport e verde, ridaremo una dignità a questo quartiere", conclude Piciocchi.


"Oggi iniziamo una grande svolta anche fisicamente", esordisce il sindaco di Genova Marco Bucci. "Non possiamo piu lasciare che la gente viva con i ghetti, vogliamo che la gente possa vivere in posti dove ci sono tutte le attività della nostra vita sociale. La rigenerazione urbana passa attraverso il costruire sul costruito, buttar giù cosa non va bene e ricostruire. I lavori continueranno sino all'autunno. Sulla base di quel che sta accadedo ora sulla Diga avremo la possibilità di farne altre in futuro. Genova vuole farlo e si impegna a farlo, con il solito stile nostro, ci rimbocchiamo le maniche e lavoriamo", coinclude il sindaco.

Per Girolamo Cotena, amministratore unico di Arte, la soluzione scelta "riduce i tempi ed è più sicura. Non abbiamo riscontrato problemi di amianto, le polveri vengono abbattute con dei cannoni. Non avremo dei problemi di impatto nei confronti di quello che è l'habitat della zona". 


Ecco il piano dei lavori: "La gru demolirà fino a fine maggio tutta la porzione di diga bianca per poi scendere dalla collina e posizionarsi tra la bianca e rossa per tagliarne i piani alti. Per i piani più bassi utilizzeremo due altre macchine operatrici più piccole". 


"La prossima operazione sarà quella di via checov 11: 55 alloggi con valorizzazione dell'edificio a emizzioni zero .Cappotti, tetti fotovoltaici, apaprtamenti pi à piccoli per nuclei familairi piu piccoli, la media dei nuclei familiari infatti è di 2,2 persone, quindi abbiamo rpeferito riuscire a ricavare altri alloggi", conclute Cotena.

L'abbattimento dei piani alti della diga è effettuato con una gru da 60 metri di altezza e dal peso di 220 tonnellate arrivata a Genova il 12 aprile scorso dopo due giorni di viaggio. E' la gru più alta d'Italia ed è la stessa che ha abbattuto altri ecomostri, dalle Vele di Scampia ai manufatti di alcune raffinerie tedesche. Per abbattere i piani alti della 'diga bianca' potrebbe essere utilizzata la tecnica detta 'strip-out', ovvero una demolizione selettiva che consente di individuare materiali pericolosi e di riciclare materiali utili. Una volta abbattuti i piani alti entreranno in funzione due gru di più modeste dimensioni (30 metri) per completare l'abbattimento.