sport

Il campionato continentale d'élite per club vedrebbe squadre e giocatori radiati dalle federazioni nazionali
1 minuto e 54 secondi di lettura
Si profila un'altra Brexit in Europa, ma stavolta nel calcio. Mentre la Uefa progetta una riforma della Champions per stabilizzarne le partecipanti, con ammissioni fisse in base al blasone, un gruppo di grandi del calcio europeo lavora da tempo alla Superlega, il campionato europeo per club.

Del progetto aveva parlato esplicitamente de Laurentiis per il Napoli, ma la sua squadra non fa parte delle "magnifiche dodici", i club pronti ad ufficializzare la Superlega europea, un progetto voluto da Florentino Perez del Real Madrid. Si tratta per il momento di tre spagnole (Real Madrid, Barcellona, Atlético Madrid), tre italiane (Inter, Milan, Juventus) e sei inglesi (Manchester City, Manchester United, Arsenal, Liverpool, Chelsea e Tottenham). Tra le altre il PSG sta esitando, il Bayern è nettamente contrario.

La decisione arriva alla vigilia del comitato dell'Uefa che si terrà domani sulla riforma della Champions League.

Le indiscrezioni hanno provocato una durissima reazione della stessa Uefa e delle federazioni  e leghe nazionali coinvolte (la Football Association inglese e la Premier League, la Federcalcio spagnola e LaLiga, la Federcalcio italiana e la Lega Serie A. Inoltre gli uffici legali di Nyon stanno preparando una causa per danni da 60 miliardi di euro.

Bocciatura nettissima per la Superlega: "Se ciò dovesse accadere, ci teniamo a ribadire che noi – UEFA, FA inglese, RFEF, FIGC, Premier League, LaLiga, Lega Serie A, ma anche FIFA e tutte le nostre federazioni affiliate resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto, un progetto che si fonda sull'interesse personale di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà. Prenderemo in considerazione - recita il comunicato - tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che ciò accada. Il calcio si basa su competizioni aperte e meriti sportivi; Non può essere altrimenti".

La minaccia di Fifa e Uefa però è chiara: chi entra in Superlega è fuori dal sistema, fuori dai campionati, fuori dalle coppe. Anche i calciatori tesserati per questi club non potrebbero più far parte delle rispettive nazionali iscritte ai campionati continentali e mondiali. Sarebbe un terremoto e forse la fine del calcio come lo intendiamo.