salute e medicina

Il siero monodose è finito sotto la lente degli esperti
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 "La sicurezza e benessere delle persone che utilizzano i nostri prodotti è la nostra massima priorità, e supportiamo fermamente il riconoscimento dei segnali e sintomi di questo evento estremamente raro per assicurare una diagnosi corretta, un trattamento appropriato e una rapida segnalazione da parte degli operatori sanitari. Continuiamo a credere nel profilo beneficio-rischio positivo del nostro vaccino". Queste le parole di Paul Stoffels, Vice Presidente del Comitato Esecutivo di Johnson & Johnson. "Riconosciamo la valutazione del Comitato Consultivo e continueremo a collaborare con le autorità sanitarie tra cui Cdc, Fda, Ema e Oms"

Il Comitato Consultivo per le Pratiche di Immunizzazione (ACIP) dei Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) degli Stati Uniti, sottolinea l'azienda farmaceutica in una nota, "si è riunito per valutare le segnalazioni di un disturbo estremamente raro che ha portato alla formazione di coaguli di sangue in combinazione con bassi livelli di piastrine, osservato in un piccolo numero di persone a seguito della somministrazione del vaccino contro il COVID-19 di Johnson & Johnson". I CDC e la FDA hanno messo a disposizione informazioni sul corretto riconoscimento e sulla gestione di questi disturbi, in relazione al trattamento richiesto da questo tipo di coaguli di sangue. Le autorità sanitarie, ricorda J&J, "consigliano alle persone che hanno ricevuto il nostro vaccino contro il COVID-19 e che sviluppano un forte mal di testa, dolore addominale, dolore alle gambe o respiro corto entro tre settimane dalla vaccinazione di contattare il proprio medico".