
"Già in campagna elettorale eravamo contrari - spiegano il vice sindaco Elisa Covacci e l'assessore al demanio, Enrico Piazze - perchè secondo noi il progetto del 2013 non è attuale, la situazione dell'alveo e della foce è cambiata quindi è giusto che l'Università faccia uno studio che fotografi la situazione attuale, dopo di che valuteremo. Del resto se se ne discite da tanti anni vuol dire che qualcosa che non convince c'è".
"Si tratta di un terrapieno anche con opere in cemento armato - racconta Piazze - che dovrebbe contenere le acqua, una sorta di grande tubo dove incanalare le acque. Dovrebbe sorgere in coincidenza con l'attuale argine napoleonico, a metà della piana a cui noi teniamo molto. L'ingombro però, nella nuova versione, sarebbe gigantesco rispetto a quello dell'attuale "seggiun" come viene chiamato qui".
"Il Comune vuole verificare se sia ancora attuale o obsoleto. Abbiamo chiesto al Dipartimento di scienze dell'Università di Genova di fare una indagine per vedere se la morfologia della foce dell'Entella è la stessa di venti anni fa. Ci possono essere altre soluzioni" incalza Covacci. "E' un progetto fatto di corsa senza tenere conto di alcuni elementi" chiude Piazze.
IL COMMENTO
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