cronaca

"24 identità" a cui sono imputate più di 60 condanne: misura patrimoniale
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Dai numerosi borseggi tra i turisti in visita alle Cinque Terre, fermi e accalcati in attesa del treno alla stazione, alle 24 identità a cui sono imputate più di 60 condanne, fino alla compravendita di auto di lusso: i carabinieri di Riomaggiore hanno focalizzato l’attenzione su una donna di etnia rom, residente a Genova unitamente al nucleo familiare. la stessa era stata spesso notata nelle zone dei borseggi in compagnia di altre donne. deferita in stato di libertà anche dai carabinieri di Riomaggiore, a seguito di approfondimenti, è risultata avere 24 “alias” che nel tempo le hanno permesso di eludere controlli di polizia più approfonditi e di accumulare, su varie identità, precedenti di polizia e condanne.

La ricostruzione eseguita dai carabinieri ha evidenziato che in capo alla stessa persona vi erano numerosi precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio, commessi anche in stato di gravidanza per indurre certamente una riduzione del livello di allerta nelle potenziali vittime e per evitare pene restrittive della libertà personale, 15 condanne definitive per il delitto di evasione e due per contravvenzione alla misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio. in particolare risultano più di 60 condanne per furti aggravati, borseggi, consumati e tentati, 7 precedenti di polizia per rapina consumata e tentata.

L’approfondimento del tenore di vita, confrontato con i redditi dichiarati dell’intero nucleo familiare convivente ha evidenziato un divario di circa 150.000,00 euro. le indagini hanno ricostruito, tra l’altro, vari cambi di valuta estera eseguiti nell’arco temporale 2015 - 2019 per un valore di quasi 24.000,00 euro: le monete oggetto di cambio di valuta in euro ricomprendono anche dollaro di Hong Kong, dollaro di Singapore, yuan della Cina popolare, peso dell’argentina, ringitt della Malaysia, real del Brasile, rupia dell’Indonesia, sterlina del Regno Unito, yen del Giappone; le somme in valuta estera non hanno trovato una spiegazione logica nelle entrate del nucleo familiare se non la provenienza dall’attività di borseggi compiute negli anni soprattutto in danno di turisti stranieri.

Durante gli accertamenti è emerso inoltre l’acquisto di una Porsche Panamera 4s per più di 120.000 euro, rivenduta in altro paese europeo: le compravendite di autoveicoli, finanziate verosimilmente dalla donna, hanno portato una differenza tra ricavi e spese con una perdita di più di 30.000,00 euro. In esecuzione del decreto emesso dal tribunale di Genova su proposta della direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo, i carabinieri hanno sequestrato 4 conti corrente in uso al nucleo familiare, 21 autoveicoli (tra cui una Bmw m3 cabriolet, una Audi a6, una Mercedes Glk, una alfa romeo mito, una Mini Cooper) e 6 beni immobili.

Così i carabinieri della stazione di Riomaggiore hanno sequestrato conti correnti, beni mobili registrati e beni immobili in esecuzione di misura di prevenzione patrimoniale. L’operazione denominata “Scilla e Cariddi”è scaturita a seguito di attività investigativa protrattasi dal 2019, condotta dalla stazione carabinieri di Riomaggiore nell’ambito della quotidiana azione di contrasto ai borseggi sulla tratta ferroviaria delle Cinque Terre.