Comincia dai ricordi il racconto di Gianni e Tino Donati, 66 anni, due fratelli gemelli pescatori da sempre, incontrati mentre si rammendano le reti da pesca alla Darsena di Genova e che dalle reti non staccano mai lo sguardo.
"Me li ricordo quelle giornate, la prima volta avevamo una barca piccola, siamo stati salvati dallo scandaglio, invece gli anni successivi avevamo delle barche con strumenti più adatti, come il radar e il plotter che ti facevano andare anche a cieco, un anno abbiamo salvato due o tre barche in difficoltà e piano piano li abbiamo fatti rientrare, oggi è uscito un pescatore che una volta all'imboccatura del porto è rientrato, ha visto sto muro di nebbia, in generale il caligo viene quando c'è vento di mare, di solito non si esce con il caligo, è pericoloso, perchè rischi di essere messo sotto da un a nave, adesso noi peschiamo con i tremagli, triglie, pescatrici, adesso è dura andare aventi, perché ci hanno ristretto troppe pesche, prima si andava per bianchetti, adesso no, sì, ci mancava il caligo... ma quello è il meno, una sera siamo usciti con il caligo e siamo andati a pescare a Levanto, è abbiamo pescato, ma non è bello navigare nel limbo...".
IL COMMENTO
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