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Dalle plusvalenze dovranno arrivare le risorse necessarie per la vita del club
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Buone e cattive notizie per il futuro della Sampdoria. Partendo dalle prime, il nome ed il cognome sotto i riflettori del calcio internazionale sono quelli di Mikkel Damsgaard, talento classe 2.000, autore di due gol e due assist con la sua nazionale contro la Moldavia. Il ct danese ha speso parole importanti per lui, profetizzandogli una carriera da top player.



Acquistato dalla Samp per sette milioni di euro, ne vale già almeno il doppio e forse più se il mercato del calcio continuerà a vivere nella sua bolla dorata. E’ probabile che da qui alla fine del campionato trovi anche maggiore spazio con Ranieri, che comunque ha avuto il merito di dosarne la crescita, senza rischiare di bruciarlo.


Le notizie meno positive giungono dal fronte finanziario, laddove le perdite della Sampdoria, tra il 2019 ed il 2020, hanno toccato i 50,1 milioni di euro, così come altri indicatori risultano piuttosto negativi (i debiti netti, secondo la Gazzetta dello Sport, sarebbero pari a 76 milioni mentre il patrimonio netto sarebbe pari a 31,9 milioni).



Ma proprio dalle plusvalenze del mercato – Damsgaard, Audero, Colley – potrebbero arrivare quelle risorse indispensabili per la sopravvivenza economica del club blucerchiato.


Per quanto riguarda la squadra, è fortunatamente meno grave del previsto l’infortunio ad Ekdal mentre Torregrossa resterà fuori ancora
  per un po’.