curiosità

Vi spieghiamo dove ha sbagliato l’altra sera in tv la celebre Simona
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 In questi lunghi, eterni giorni di pandemia, tutte le nostre trasmissioni cercano di aiutare i telespettatori mettendoli direttamente in contatto con un autorevole numero di super professionisti della medicina.


E questo avviene, in particolare, ogni mattina, soprattutto dalle 9,30 alle 10, allorché ospitiamo via Skype virologi, pneumologi, epidemiologi. Le telefonate si susseguono. E, in effetti, la premessa che “chi parla non è un medico”, mette al riparo l’ascoltatore da eventuali brutte figure o incomprensioni su una materia così delicata. In modo particolare, esordendo con questo basso profilo, l’ascoltatore dichiara onestamente la sua voglia di conoscere e il desiderio di saperne di più da chi, per la professione che rappresenta, può dare le giuste risposte.


E così il dialogo con gli ascoltatori, anche questa mattina, è scivolato via secondo questi canoni. In studio un affermato virologo. Ricordo qualche esempio. “Buongiorno professore. Premesso che non sono un medico, le chiedo: quale percentuale di casi di Covid-19 indica portatori asintomatici?” Oppure: “Premesso che non sono un medico, le domando: l’infezione da Coronavirus può essere contratta da un caso che non presenta sintomi?”

Infine: “Premesso che non sono un medico, mi può dire se le persone che si sono vaccinate possono trasmettere comunque il virus?”  A tutti il professore ha risposto con i modi giusti, ognuno nel rispetto del ruolo dell’altro. Ecco perché se l’altra sera Simona Ventura, dibattendo con il professor Matteo Bassetti, avesse esordito dicendo di non essere un medico, invece di parlare di cortisone ed eparina come un libro di Medicina del quarto anno, avrebbe sicuramente fatto miglior figura.