Il camionista lombardo che definisce il nodo autostradale di Genova un caos come come è stata per decenni la Salerno-Reggio Calabria, l'automobilista di Arma di Taggia che racconta di quotidiane code infinite e di pedaggi troppo esosi, il benzinaio di Arenzano che gestisce da sempre l'area di servizio Piani di Invrea che ricorda che le tre corsie della A10 sono strette perchè ricavate in un vecchio tracciato a doppio senso e sottolinea la disperazione degli automobilisti bloccati negli ingorghi, e poi il montatore di mobili peruviano di Altare, nel Savonese, che denuncia: "Le autostrade di Genova sono paralizzate e non dovrebbero essere pagate".Sono le voci raccolte da Primocanale in poche ore di viaggio sulla A10, l'autostrada che collega Genova al confine francese di Ventimiglia, martoriata dalle code e dagli incidenti, due dei quali mortali, avvenuti il 4 e il 10 marzo a Ceriale e Vesima e costati la vita a due cinquantenni.
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