salute e medicina

A vaccinarsi personale scolastico, polizia locale, volontari Protezione Civile, uffici giudiziari e vulnerabili
4 minuti e 24 secondi di lettura
Al via la fase 2 di vaccinazione anti Covid in Liguria: protagonisti i medici di medicina generale che hanno iniziato a vaccinare i propri pazienti nei 19 centri regionali messi a disposizione dalle Asl.


A ricevere il vaccino Astrazeneca alcune delle categorie prioritarie: docenti e personale scolastico; vigili urbani; volontari di protezione civile; personale degli uffici giudiziari e pazienti vulnerabili.


A Genova partenza in salita per il centro di via XXII ottobre dove in mattinata decine di persone si sono ritrovate in coda in attesa del proprio turno, verso l'ora di pranzo la situazione si è andata normalizzando. Nessuna segnalazione è invece arrivata per gli altri cinque centri cittadini a Struppa, Voltri, Nervi, Rivarolo e Sampierdarena.


A livello ligure per la prima giornata sono stati fissati 2057 prenotazioni, a Genova 192 solo nel centro di via XXII ottobre di questi nel pomeriggio una decina sono stati annullati tra le ipotesi la paura di qualcuno dopo le notizie relative alle sospensioni e ai ritiri precauzionali di alcuni lotti di Astrazeneca.


"Un po' di coda c'è stata non di certo perché mancavano i vaccini eravamo pronti con le dosi che servivano - ci tiene a sottolineare la dottoressa Viviana Mauro direttore del distretto 11 centro della Asl 3 - la burocrazia purtroppo ha un po' rallentato le pratiche, abbiamo messo a supporto più personale possibile anche per i medici per aiutarli a inserire tutte le pratiche nell anagrafe vaccinale e quindi pian piano siamo riusciti a sveltire tutta la coda. Insieme alla novità della prima giornata c'è da segnalare la tanta burocrazia che non aiuta - ricorda la dottoressa Mauro - le criticità ci sono state ma sono legate alle procedure dell'inseriemnto dati nell'anagrafe vaccinale, per qualcuno c'è voluto più tempo e proprio per questo ho affiancato giovani medici più avezzi alla tecnologia per velocizzare il più possibile".


Dentro l'ambulatorio di via XXII Ottobre, oggi completamente destinato alla vaccinazione, quattro medici di famiglia la mattina dalle 9 alle 13 e quattro il pomeriggio dalle 14 alle 18, ognuno ha potuto prenotare un massimo di 35 pazienti al giorno per un totale di 140 dosi per ogni turno di 4 ore in uno degli hub.


Tra i quattro medici di medicina generale in via XXII Ottobre la dottoressa Lia Balduzzi: "Tutto bene, ci abbiamo messo un attimino a organizzarci e ora stiamo accellerando, per fortuna sono tutti contenti di farsi vaccinare, un minimo di preoccupazione c'è ma la maggior parte ha deciso di fare vaccino. Oggi avevo 28 prenotazioni in particolare personale del mondo della scuola su un limite massimo di 35 ne avevo prenotato 30 poi due persone hanno rinunciato perchè avevano la febbre".


"Io come direttore di distretto (11 quello del centro ndr) ho messo a disposizione dei medici di medicina generale tutto il poliambulatorio spostando in altre sedi le attività previste qui - spiega la dottoressa Mauro - questo per far sì che per ogni medico che viene a vaccinare ci sia a disposizione una stanza per vaccinare, una stanza per poter mettere le persone in osservazione".


Ogni quanto il medico di famiglia ha disposizione l'ambulatorio per vaccinare? "Gli appuntamenti li prendono direttamente i medici - racconta Mauro - non sempre le sedute sono complete, abbiamo una capacità di gestire 280 vaccinazioni al giorno in alcuni casi medici riempiono il loro turno altri meno dipende anche dal numero di pazienti, dalle persone eleggibili per la vaccinazione è facile che poi allargando la mappa delle persone eleggibili riusciremo a riempire meglio. Nella pratica io nel mio distretto per non offendere nessuno ho chiesto ai medici le disponibilità in modo da cercare di agevolare il più possibile dando a loro la scelta sui turni e gli orari ed è stata un'impresa biblica ma si è cercato di rispettare il più possibiel le loro richieste che il più delle volte era di avere un turno nei 15 giorni così è stato, se ci sono stati medici che hanno avuto un turno ogni 20 giorni sono in minoranza e dipende anche dal numero degli assistiti".


Tra chi era fuori in coda in via XXII Ottobre in attesa di fare la vaccinazione qualche critica per l'attesa ma in generale a emergere è la felicità di poter fare il vaccino mista a un po' di preoccupazione per le notizie che negli ultimi giorni hanno interessato il vaccino Astrazeneca.


Una delle prime ad aver ricevuto la dose di vaccino la signora Isabella che appartiene alla categoria dei fragili: "Sono rimasta un po' così visto l'assembramento ma tutti stanno cercando di fare del proprio meglio, sono sincera un pochino di preoccupazione l'ho avuta ma sono venuta qui contenta". A lei le fa eco una giovane insegnante di scuola dell'infanzia: "In ogni primo giorno c'è un po' di confusione ma si stanno impegnando e io ho più paura del Covid che della vaccinazione".


Non tutti i medici di medicina generale vaccineranno nei centri messi a disposizione dalle Asl qualcuno ha deciso di farlo nei proprio studi.

Questa è anche la giornata che vede il via della vaccinazione per i circa 4700 dipendenti dell'Università di Genova per loro percorso autonomo con due luoghi identificati: Albergo dei Poveri e Policlinico san Martino, obiettivo 180 dosi giornaliere.