cronaca

Come a Natale, sarà possibile recarsi una volta al giorno in un'abitazione
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Dal 3 al 5 aprile, comprese quindi Pasqua e Pasquetta, tutta Italia sarà in zona rossa, ad eccezione per le sole regioni che si trovano in zona bianca: come per Natale, in quei giorni sarà "consentito, in ambito regionale, lo spostamento verso una sola abitazione una volta al giorno a due persone con minori di 14 anni". A deciderlo un decreto legge del Governo, presentato prima alle regioni e poi approvato nel consiglio dei Ministri. 

Previste anche ulteriori restrizioni a partire da lunedì 15 marzo:  le zone gialle verranno portate in arancione. "Si rende più tempestivo l'ingresso in area rossa: tutte le regioni che hanno incidenza settimanale superiore a 250/100mila verranno inserite nell'area con le misure più severe attraverso lo strumento delle ordinanze del Ministro della Salute", ha spiegato il ministro Speranza.

E la Liguria sarà arancione da lunedì, anche in virtù dell'indice Rt sopra l'1.08%. "Anche se l’occupazione dei letti in terapia intensiva e la disponibilità di posti negli ospedali sono sotto controllo, purtroppo paghiamo ancora l’incidenza che era molto alta nel Ponente ligure: con le misure restrittive che abbiamo applicato i dati sono migliorati ma purtroppo la diffusione del virus negli scorsi giorni ha influenzato il nostro Rt", così il presidente Giovanni Toti in un lungo post su Facebook. "La Liguria resta comunque tra le regioni che meglio stanno combattendo il Covid: la scorsa settimana eravamo gli unici in zona gialla, circondati da regioni in zona arancione, ora potremmo passare in arancione mentre le altre rischiano la zona rossa e questo dimostra ancora una volta che le nostre misure, mirate, solo dove serve, stanno funzionando. Così come la decisione di far tornare precauzionalmente le scuole alla didattica a distanza: i dati evidenziano che il numero di classi in quarantena nella nostra regione nella prima settimana di marzo è triplicato rispetto allo stesso periodo del mese precedente e speriamo che con queste misure lungimiranti la curva torni a decrescere".

Fino al 2 aprile e il 6 aprile, sarà  consentito in zona arancione, solo in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno", tra le 5 e le 22, "e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi". Non sarà invece consentito in zona rossa, al contrario di quanto accade invece nei giorni pasquali di 'lockdown' nazionale. 

D'accordo le Regioni, alla luce del quadro epidemiologico e della terza ondata di contagi. "La diffusione del virus in questa fase è decisamente più veloce a causa dell'impatto delle varianti e questo rende condivisibili le scelte che il Governo si appresta a fare con un decreto legge dettato dalla situazione epidemiologica". Così Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni. "Oggi abbiamo però un'arma in più: i vaccini. Tra l'altro i dati incoraggianti delle ultime settimane - ha sottolineato il Presidente della Conferenza delle Regioni - stanno dimostrando che tutte le Regioni hanno una capacità vaccinale molto più robusta rispetto all'effettiva disponibilità delle dosi", ha aggiunto. "Occorre un altro tipo di accelerazione sul fronte delle misure di sostegno per fare in modo che la pandemia non comporti risvolti sociali ed economici gravi. Due le richieste fondamentali e urgenti per il prossimo Dl sostegno. I ristori superino definitivamente il regime dei codici Ateco, siano retroattivi e si elimini il tetto dei 5 milioni di fatturato. Il fondo per i congedi parentali e per i voucher deve essere rifinanziato e avere valenza anche retroattiva. Serve uno sforzo perché chi sta attraversando difficoltà serissime non sia lasciato solo".