cronaca

Intervento dei Vigili del Fuoco: intossicata la badante
1 minuto e 2 secondi di lettura
Potrebbe esser stata la brace di una sigaretta a innescare l'incendio che ha devastato l'appartamento dove viveva il disabile Marco Beverini, di 67 anni, morto carbonizzato. E' questa l'ipotesi dei vigili del fuoco che hanno individuato il 'punto di fuoco', ovvero l'origine dell'incendio, all'interno del salotto dove si trovava Beverini.


Non è escluso che l'uomo, grande fumatore, si sia addormentato con la sigaretta accesa e che la brace, cadendo su un arredo, abbia innescato l'incendio che l'ha ucciso.

Con lui c'era la badante che è rimasta intossicata e un altro uomo. Sul posto sono intervenute due squadre dei Vigili del Fuoco della Spezia.  All'arrivo delle squadre sul posto l'incendio aveva già coinvolto buona parte degli arredi interni ed una tettoia esterna. Vista la dimensione dell'incendio la sala operativa del 115 ha immediatamente predisposto l'invio di un'ulteriore autobotte e un'autoscala. Sono occorsi alcuni minuti ai Vigili del Fuoco per abbassare le fiamme ed evitare cosi che si propagassero ai piani superiori. Una volta estinto il fuoco si è reso necessario utilizzare dei motoventilatori per abbassare la temperatura ed evacuare i fumi accumulatisi all'interno dei locali.Le operazioni di bonifica sono andate avanti fino al mattino. L'appartamento interessato e quello al piano superiore sono stati dichiarato inagibili.