Ponte Morandi: "Serve più rispetto verso noi familiari delle vittime"

"Fa male vedere che nell'aula del processo qualcuno sorride, fa battute, dovrebbero avere più rispetto per noi che abbiamo perso tutto, un familiare. Io ho perso un figlio"

Per due giorni non ce l'ha fatta ad entrare nella tensostruttura del tribunale dove si svolgomo le udienze dell'incidente probatorio per accertare la cause del crollo di Ponte Morandi.

E' ancora troppo forte il dolore per la perdita di un figlio.

Giuseppe Matti Altadonna è il padre di Luigi, una delle 43 vittime del crollo del Morandi.

Giuseppe nel terzo giorno di udienze ha raccolto le sue forze e a passi lenti è arrivavato a palazzo giustizia stretto alla moglie Maria Grazia.

"Non passerò mai sul nuovo ponte" ribadisce Altadonna.


Le udienze dell'incidente probatorio riprenderanno fra quindici giorni, il 18 febbraio, per il permettere agli avvocati dei 71 indagati di acquisire il software di calcolo utili ad acquisire i dati delle perizie sullo stato di tenuta dei cavi della Pila Nove da cui è cominciato il crollo.