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Non si fanno attendere le reazioni alla decisione del capo dello Stato
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Dopo la notizia della decisione di convocare Draghi al Colle, non si sono fatte attendere le reazioni del mondo politico. "Bene ha fatto il Presidente Mattarella a mettere fine a un teatrino tanto inconcludente quanto a tratti disgustoso. Ora, come ha chiesto il Capo dello Stato, è il momento della responsabilità. E quando la Repubblica chiama l’unica risposta possibile è: presente!". Così il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, in merito alla decisione del capo dello Stato che ha escluso l'ipotesi di andare a elezioni e ha optato per un 'Governo del presidente', chiamando al Quirinale Draghi con un appello alla responsabilità rivolto a tutte le forze politiche, dopo la rottura definitiva tra M5S e PD.


Toti, intervistato a Primocanale, aveva già parlato dell'ipotesi di un Governo di unità nazionale a guida Draghi: “Il nome di Draghi è un po’ come quello di Messi o Cristiano Ronaldo” aveva detto, sottolineando come secondo lui, quello di Draghi, fosse un profilo ideale per la guida del paese. "Draghi ha fatto molto bene alla guida della BCE, con qualche ruvidità ha saputo anche opporsi allo stradominio tedesco e francese nel board della banca di Francoforte quando c’era bisogno di aiutare il debito pubblico dei paesi più fragili, è uomo di moderazione ed esperienza e conosce la pubblica amministrazione” aveva aggiunto Toti (LEGGI QUI).

Fronte unito da Italia Viva, la deputata Raffaella Paita ha parafrasato le dichiarazioni di Matteo Renzi, twittando: "Le differenze nella maggioranza su questioni importanti come le infrastrutture, la giustizia, i vaccini, i provvedimenti per la ripartenza economica, il Mes non possono essere sottaciute. Ci abbiamo provato fino all’ultimo, ora ci affidiamo alla saggezza del Capo dello Stato". Il Pd colto di sorpresa, invece, da questi sviluppi: il vicesegretario del Pd Andrea Orlando ha detto: "C’erano tutte le condizioni per ricomporre. Abbiamo modificato una posizione del M5S sulla prescrizione e che era una delle ragioni su cui era stata motivata la crisi. Ho l’impressione che si volesse questa rottura". 

Il sottosegretario alle infrastrutture del M5s Roberto Traversi
, invece, affida a Facebook le sue considerazioni: Siamo giunti alla fine di questa esperienza condotta purtroppo nel momento peggiore del Paese dal dopoguerra ad oggi. Ci siamo impegnati con amore e passione. Abbiamo subito tanto, ma con grande senso di responsabilità e dignità, abbiamo poche volte reagito. Ogni scelta fatta è stata ponderata, pensata mille volte, discussa per poi essere messa in pratica, nel pieno rispetto delle istituzioni che abbiamo con onestà rappresentato. Ringrazio chi mi ha sostenuto, chi mi ha aiutato, il mio staff è perché no anche chi mi ha criticato. È stata una grandissima esperienza, che già intravedo come indimenticabile. Grazie a tutti e da oggi si riparte".