cronaca

Il deputato ligure della Lega a Primocanale: "Diseguaglianza tra lavoratori pubblici e privati"
1 minuto e 48 secondi di lettura
Ristoratori e albergatori "non sanno da una settimana all'altra se saranno in zona gialla, arancione o rossa: questa situazione crea loro gravi difficoltà sugli approvvigionamenti, è proprio una questione di discriminazione". Edoardo Rixi, deputato della Lega, in un’intervista rilasciata a Primocanale mette l'accento su una questione che si tira avanti ormai da tempo. Le misure per limitare il Covid hanno imposto in quasi un anno a tutto il Paese una lunga serie di chiusure e aperture, lasciando spesso interi settori nell'incertezza. E mentre a Roma il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella cerca una soluzione alla crisi di Governo che ha portato alle dimissioni di Conte la Liguria spera di poter presto cambiare colore.

Ma anche in questo caso i problemi non mancano come rimarca Rixi: "Qualora domenica potessero aprire (i nostri ristoratori ndr) non saranno in grado di comprare le scorte necessarie, di ripulire i ristoranti, di richiamare il personale, tutte situazioni che dovrebbero essere fatte in meno di 12 ore, una cosa impossibile". E allora dal deputato ligure della Lega arriva un suggerimento: "Serve una programmazione delle chiusure e delle aperture almeno mensile, il rischio altrimenti è quello di disintegrare il nostro tessuto economico, soprattutto quello degli artigiani e della ristorazione".

Molti lamentano il ritardo dei ristori, altri che non sono sufficienti. Per Rixi emerge anche un problema di disuguale trattamento tra chi lavora nel settore pubblico e in quello privato: "Così rischiamo che le partite iva e in generale i lavoratori autonomi ma anche i dipendenti delle aziende provate debbano affrontare problemi grossi. Si rischiano licenziamenti di massa. Nel settore pubblico gli stipendi sono stati garantiti e anche lo smart working ha permesso in molti casi di mantenere il pieno stipendio. Ma in alcuni casi c'è stata una diminuzione delle capacità del pubblico di dare risposte ai cittadini. C'è stata di fatto una discriminazione tra chi lavora nel settore pubblico e in quello privato, aspetto certamente non bello in un Paese che parla di uguaglianza ma poi nelle varie misure adottate, nei diversi dpcm emanati, di questa uguaglianza non c'è traccia" conclude Rixi.