cronaca

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Quando leggo della richiesta di esenzioni dei pedaggi autostradali mi salgono i battiti del cuore e vorrei urlare la mia rabbia contro tutto e tutti. Non ce la faccio proprio a stare calmo davanti all’ennesima presa in giro di quei concessionari che ci hanno rubato soldi per decenni per metterseli in tasca e ora vorrebbero darci il contentino. Ma se uno resta due ore in coda davvero può essere contento perché non paga 3-4 euro di pedaggio al casello? Soldi che di fatto spende di benzina solo per tenere il motore acceso mentre è in coda? Il nostro tempo vale davvero così poco?

L’esenzione è lo specchietto per le allodole, lo strumento utilizzato dai concessionari autostradali per sviare da problemi giganteschi che abbiamo vissuto e che vivremo anche in futuro. Danni enorme per tutti coloro che viaggiano sulle nostre autostrade, dai camionisti ai cittadini. Questo traffico folle causato dai continui cantieri modifica i trasporti, sposta l’asse commerciale da altre parti, lontano dalla Liguria, crea uno svantaggio competitivo che avrà conseguenze per chissà quanti anni.

Un ponte crollato, 43 vittime, paratie e galleria fuori norma, pezzi che cadono dai viadotti, un altro ponte crollato, decine di chilometri di autostrada su unica corsia, incidenti purtroppo anche mortali causati dagli scambi di carreggiata, guardrail da cambiare e poi cos’altro ancora?

Una tragedia senza fine sulle spalle di noi liguri. Io non voglio elemosine, voglio che chi ci ha rubato i soldi per anni li restituisca al nostro territorio che subisce ormai da decenni la mancanza di investimenti. E pensare che i motivi per cui siamo l'autostrada più cara del paese è perchè i concessionari sostenevano che i costi di manutenzione erano elevatissimi a causa del numero di ponti e gallerie. Siamo rovinati dalle autostrade.  

Maurizio Rossi, membro della Commissione Trasporti al Senato XVII Legislatura