Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, l'albanese si presentava a casa delle vittime e faceva credere loro che l'installazione del rilevatore (del valore di mercato di 20 euro) fosse obbligatoria. Con un pos portatile, poi, digitava una cifra di gran lunga superiore. In due occasioni, l'uomo ha anche urlato e minacciato contro gli anziani che avevano scoperto il raggiro.
A incastrare l'uomo è stata una impronta lasciata su un contatore del gas ma anche il tatuaggio e un piercing vicino l'occhio. L'italiano, hanno scoperto gli inquirenti, metteva a disposizione i mezzi per raggirare gli anziani (il pos e il cellulare), percependo sul suo conto gli enormi introiti economici che tale operosa attività illecita produceva. Sono in corso altri approfondimenti su casi nel Nord Italia.
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