cronaca

Storie da zona arancione nella suggestiva pista del Porto Antico
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Volteggia con grande maestria nel palazzo del ghiaccio fra i più belli del mondo. Sullo sfondo la cartolina con il mare e il porto di Genova.
Sono le nove del mattino, Natalia "Natasha" Osis, insegnante di lingue e mamma, russa trapiantata a Genova per amore, si allena nella pista del porto Antico, a quell'ora ancora vuota. Per lei il pattinaggio è un ritorno a quando era bambina, in Russia, divertimento e sport, che lei ha praticato sino alle giovanili della sua nazionale.





"Nel mio Paese i ragazzi sciavano e le ragazze pattinavano, con le temperatire rigide d'inverno bastava bagnare un pezzo di prato per creare una pista ghiacciata sotto casa. Io ho imparato così".



Arrivata a Genova per amore, per sposare Sandro Sussi, mitico tecnico delle luci dei teatri scomparso troppo presto. Natalia, qui si è fermata e insegna lingue all'università. "Cosa mi manca del mio paese? L'insaluta russa, ma la faccio io" ride. Poi risale sui pattini e ricomincia a volteggiare nella pista a quell'ora tutta sua, eppure per quasi piccola.




A Genova c'è aperta una pista da pattinaggio anche in piazza Martinez, a San Fruttuoso, questo perchè il pattinaggio su ghiaccio è uno degli sport che si possono praticare anche in zona arancione, perchè si tratta di un'attività individuale e all'aria aperta.
 
 
 
Una buona notizia anche se l'affluenza, con tutte le restrizioni in atto, che fra l'altro proibisce i corsi dei pattinatori, si è ferma al 50%.




Come ammette Giovanni Repetto, gestore della Ice Skeating Ring del Porto Antico affacciata sul mare come solo quella di Sidney, che si dice fortunato perché l'attività nonostante il Covid non è stata chiusa dai Dpc: "Durante la settimana c'è pochissima gente, va meglio nel fine settimana quando la pista quasi si riempe, il rischio contagio? Noi siamo rigidi nell'applicare le misure di prevenzione e i pattini che noleggiamo una volta smessi vengono sanificati con l'ozono".