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L'espulsione immediata di Vignali non influisce su una prestazione intensa e grintosa
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 Lo Spezia in dieci per quasi tutta la partita ottiene un ottimo pari in casa del Torino, sfiorando addirittura in più occasioni il gol della vittoria. Nel finale il Torino colpisce il palo, ma sarebbe stata una beffa immeritata. Lo Spezia sale a 18 e guarda avanti con legittimo orgoglio.

Pronti via e subito lo Spezia va all'assalto, dando spazio però al contropiede granata. Al 6' la partita si complica: Vignali commette un fallo durissimo su Murru, Fabbri si limita al giallo ma viene richiamato da Banti attento in sala VAR e l'arbitro, rivista l'azione, trasforma in rosso il cartellino. Partita tutta in salita per lo Spezia in dieci. Anche Pobega al quarto d'ora prende un cartellino, soltanto giallo, per un fallaccio su SIngo. L'uomo in meno induce Italiano a togliere Farias per mettere Estevez, con lo Spezia che si rimodula a 4-3-2. Ma il Torino non sembra capace di sfruttare la superiorità numerica.

Al 22' infatti lo Spezia si spinge in avanti: punizione dalla trequarti di destra, Estevez crossa forte in mezzo all'area di rigore dove nessuno però riesce a deviare il pallone verso la porta di Sirigu. Il Torino è in confusione, lo Spezia preme ma ha un uomo in meno: il bilancio è mezz'ora senza un tiro in porta.

La prima conclusione arriva al 35' ed è Sirigu che con un doppio prodigio nega il vantaggio allo Spezia: il portiere granata prima si oppone a Gyasi e poi, sulla respinta, alla ribattuta di Piccoli che forse avrebbe potuto sfruttare meglio l'occasione. Le Aquile giocano senza paura, in dieci contro undici, senza paura di un Torino impacciato e intimidito. Si va all'intervallo su un risultato di parità generoso per i granata, mai arrivati dalle parti di Provedel.

Al rientro in campo, Giampaolo accentua il potenziale offensivo e richiama Izzo e Buongiorno per Lyanco e Zaza. Ma lo Spezia non arretra il baricentro. Il Torino si affaccia dalle parti di Provedel al 57', con Verdi che calcia dalla distanza mandando il pallone, dopo una deviazione, di poco a lato.

Al 64' Marchizza sfiora il vantaggio per lo Spezia: imbeccato da Pobega, che ruba palla a Singo, calcia alto da ottima posizione. Ancora Aquile al 72': Gyasi avanza e prova a servire Piccoli in posizione ottimale, ma Lyanco anticipa l'attaccante spezzino. Lo Spezia non ha paura, punta a difendersi in avanti, mentre il Torino sfrutta l'inerzia più che la tattica.

Nel finale di gara il Torino fa appello alla differenza di energie, dovuta alla superiorità numerica avuta per quasi tutta la partita. I granata guadagnano campo e provano a sorprendere la difesa spezzina, che fa buona guardia. Tre cambi al minuto 87': fuori Piccoli, Maggiore e Pobega per Galabinov (al rientro dopo un lungo stop), Deiola ed Erlic.

Brivido per lo Spezia al 90', con un tiro di Ansaldi che scheggia il palo: alla prima reale conclusione il Torino sfiora un vantaggio che non sarebbe meritato. Il recupero è da brividi, i granata spingono a tutta. Al 93' Belotti, servito da Ansaldi, colpisce debolmente di testa e Provedel non ha problemi. Finisce qui e per lo Spezia è un pari che vale una vittoria.


TORINO – SPEZIA 0-0

TORINO (3-5-2)
: Sirigu; Izzo (46' Zaza), Bremer, Buongiorno (46' Lyanco); Singo, Lukic, Segre, Linetty, Murru (72' Ansaldi); Verdi (76' Gojak), Belotti (A disposizione: Ujkani, Rosati, Milinkovic-Savic, Baselli, Rodriguez, Edera, Nkoulou). All. Giampaolo
SPEZIA (4-3-3): Provedel; Vignali, Terzi, Chabot, Marchizza (81' Ramos); Maggiore (87' Erlic), Agoumè, Pobega (87' Deiola); Farias (20' Estevez), Piccoli (87' Galabinov), Gyasi (a disposizione: Krapikas, Saponara, Verde, Ismjli, Dell’Orco, Agudelo, Leo Sena). All.: Italiano.
ARBITRO: Fabbri di Ravenna.
NOTE: espulso Vignali al 6' per gioco violento. Ammoniti Pobega, Buongiorno, Lyanco, Verde, Marchizza, Linetty.