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Dopo la lettera minatoria arrivata nella sede della Regione
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Solidarietà bipartisan al presidente della Regione Giovanni Toti, dopo la lettera anomima arrivata il 24 dicembre nella sede della Regione Liguria e ora nelle mani degli investigatori. Una lettera scritta a mano e senza alcuna firma, una sorta di diffida a riaprire i bar e ristoranti, minacciando 'danni' e 'bombe' in caso di mancata riapertura. La Questura ha disposto un incremento della vigilanza sotto la sede della Regione Liguria e sotto l’abitazione del governatore Toti.



"Gentilissimo pres. Giovanni Toti, le consiglio vivamente di tenere aperti i bar e i ristoranti, per Natale, diversamente faremo disastri. Conosce le bombe?...Ok". Queste le parole contenute nella lettera minatoria arrivata al governatore della Liguria Giovanni Toti la vigilia di Natale. La missiva, arrivata per posta in regione Liguria, è stata acquisita dalla Digos di Genova che sta svolgendo le indagini del caso (LEGGI QUI).




Tra le prime testimonianze di vicinanza quella del sindaco di Genova Marco Bucci. "Un gesto grave e inqualificabile - scrive Bucci sulla sua pagina Fb - Viviamo un momento storico delicato nel quale chi è al vertice di istituzioni pubbliche ha il compito di prendere decisioni utili alla collettività seppure, talvolta, impopolari. E ha il dovere di accettare e far rispettare norme che derivano da enti superiori al proprio.So con quanta passione e amore per i liguri e la Liguria Giovanni lavora ogni giorno e sono certo che non saranno stupide minacce a fermare il suo operato".




"Caro Giovanni - conclude il sindaco di Genova - oggi ancora di più sono al tuo fianco e ti esprimo la mia solidarietà!".




Grande vicinanza a Toti anche da parte della sua Giunta. "Piena solidarietà al nostro Presidente - scrive l'assessore regionale a politiche sociali e formazione Ilaria Cavo - Parole pesanti come pietre e al tempo stesso vaneggianti e senza un senso, ma da rigettare con tutta la forza possibile. Avanti Pres, anche adesso, con la tua misura e ragionevolezza. Siamo con te!".



"Solidarietà al Presidente Giovanni Toti! Vittima di una lettera di minacce da parte di ignoti - sottolinea in un post l'assessore regionale all'urbanistica Marco Scajola - Un gesto scellerato, da condannare senza se e senza ma! Giovanni Toti, persona onesta e sensibile, merita rispetto per il grande lavoro che svolge!".



Ma le minacce hanno portato testimonianze di vicinanza sia dalla maggioranza che dall'opposizione in Regione.  "Solidarietà della Lega al presidente Toti per la lettera vile che ha ricevuto - dichiara il deputato e  commissario ligure della Lega Edoardo Rixi - auguriamo che i responsabili vengano individuati presto. Chi usa intimidazioni e minacce prova a tenere sotto scacco la Regione, ma non ci riusciranno. Il clima è avvelenato da scelte contraddittorie di un Governo di dilettanti".




Da Fratelli d'Italia arriva la ferma condanna dal commissario regionale ligure. “Le minacce ricevute da Giovanni – commenta Matteo Rosso – ci lasciano sgomenti e ci fanno riflettere. Come partito la nostra completa solidarietà umana e politica a Giovanni Toti, ma anche alla Giunta regionale dove abbiamo visto come in questi primi mesi di lavoro fosse alta l’attenzione per il comparto economico e sociale".

 

Per Forza Italia spicca la riflessione di Giorgio Mulé portavoce dei gruppi parlamentari di Forza Italia. “Solidarietà - scrive Mulé - al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti per le minacce inqualificabili ricevute. È comprensibile il disagio economico che affrontano tante categorie ma la disperazione non può mai generare in un clima d’odio che è giusto condannare fermamente”.



Dal PD arriva la presa di posizione del segretario regionale Simone Farello e dal capogruppo in Regione Luca Garibaldi. "Esprimiamo solidarietà al presidente Toti per la lettera minatoria ricevuta nei giorni scorsi - scrivono dal Partito Democratico -  Un messaggio violento e delirante, che ricorda i periodi più bui della storia del nostro Paese. La violenza, fisica e verbale, e le minacce non possono trovare alcuna giustificazione. Confidiamo che le forze dell'ordine facciano piena luce su questa vicenda".