salute e medicina

Novanta i vaccini effettuati, 20 in più del previsto
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Si sono concluse alle 13.58 , all'ospedale San Martino di Genova, le operazioni di vaccinazione. Sono 90 in tutto i vaccini effettuati, 20 in più di quelli che erano stati previsti.

Le prime dosi di vaccino sono arrivate con qualche minuto di anticipo, alle 07:57, già scongelate. A consegnarle nelle mani della dottoressa Sabrina Beltramini, direttrice della farmacia del San Martino, è stato il luogotenente della Marina, Riccardo Segnani, all'interno della farmacia del policlinico genovese situata nei fondi del padiglione Maragliano. Il pacco contenente le dosi di vaccino è arrivato al San Martino a bordo di un'auto della Marina Militare e scortato da due auto dei carabinieri.


 

"Oggi non è la fine. Non è l'inizio della fine. Piuttosto la fine dell'inizio". Il governatore della Liguria Giovanni Toti, al Policlinico San Martino per assistere al Vaccine Day, ha citato Winston Churchill per definire l'importanza dell'inizio delle vaccinazioni in Italia. "E' un momento storico quello che viviamo, nulla di simile ricordo sia da punto vi sta medico clinico che emotivo. Oggi viene messa una pietra miliare nella strada per uscire dalla pandemia. Ho visto che molti chiedono perché noi politici non ci stiamo vaccinando. Io spero di vaccinarmi al più presto, sono entusiasta e c'è grande fiducia del mondo medico. Ma stiamo partendo dalle persone più esposte e noi non lo siamo".

 

Le dosi di vaccino arrivate in Liguria provenienti da Milano Malpensa sono state prese in carico all'aeroporto di Genova dalla Marina Militare scortata da una squadra operativa di supporto dei Carabinieri impegnati normalmente per l'Antirerrorismo. Le dosi sono state stoccate all'interno della caserma dell'Arma 'Vittorio Veneto' e poi consegnate ai medici del San Martino assistiti dai carabinieri del Nas e dall'arma territoriale. Successivamente parte dei vaccini sono stati trasportati alla prima Rsa impegnata con le vaccinazioni. Domani mattina scortati da una pattuglia di carabinieri e da militari del Nas altri vaccini verranno inviati alla seconda Rsa.

"Il vaccino è gratuito per tutti ma non obbligatorio", ha confermato il commissario straordinario Domenico Arcuri allo Spallanzani di Roma dove sono partite le prime tre vaccinazioni anti Covid-19. "Penso che i numeri dei vaccinati saranno molto più alti di quello che pensiamo. Gli italiani sono molto migliori di come proviamo a rappresentarli". Il Vaccine Day coinvolge l'intero Paese, dall'ospedale Niguarda di Milano, al Policlinico San Martino di Genova, il San Matteo di Spoleto, il Careggi di Firenze, l'ospedale del Mare di Napoli e il Policlinico di Bari, solo per citarne alcuni.

 

Quelle arrivate a Genova sono le prime 320 dosi, necessarie per il Vaccine Day, di cui 80 saranno inoculate al policlinico San Martino, mentre 45 dosi (il corrispondente di nove fialette) saranno date alla Rsa Villa Marta di Betania. Ed è la signora Marisa, 90 anni, la prima ospite di Rsa vaccinata in Liguria. Con lei Stefania Camerano, la coordinatrice di Villa Marta di Betania.


E la Liguria, secondo i dati forniti dalla Regione, prevede di impiegare a livello regionale 90 unità di personale medico e infermieristico e 61 unità tra operatori socio-sanitari e addetti amministrativi. Regione Liguria stima di completare la prima somministrazione del vaccino in due settimane. Secondo una prima indagine avviata da Alisa, il tasso di adesione del bacino potenziale di soggetti da vaccinare è pari al 91%. Alle 13:58 si sono concluse le operazioni di diluizione per la prima giornata, 90 i vaccini effettuati in Liguria.


La prima dose in Liguria del vaccino Pfizer è stata somministrata a Gloria Capriata, infermiera della Rianimazione del policlinico San Martino, testimonial della campagna vaccinale di Regione Liguria. Gloria ha 48 anni: genovese doc, lavora al San Martino da quando aveva 19 anni. A 'pungerla' un'altra donna, Anna Maria Di Bella, 60 anni. L'infermiera si è seduta al centro dell'ambulatorio e ha ricevuto alla fine l'applauso dei colleghi presenti. Dopo Capriata sono stati vaccinati altri cinque testimonial del Vax Day: Giovanni Assumma, milite di una pubblica assistenza genovese, il medico del padiglione 12 del San Martino Maria Ghinatti, il tecnico disinfettore Marco Giglio, il medico di Malattie infettive del Policlinico Chiara Dentone e Luca Castellani, specializzando di medicina d'urgenza e pronto soccorso



Il vaccino anti-Covid è stato somministrato anche ai componenti della task force sanitaria regionale nominata a inizio pandemia per la gestione sanitaria dell'emergenza. Il primo a ricevere il farmaco è stato Gian Carlo Icardi, direttore del dipartimento Igiene del Policlinico San Martino seguito da Filippo Ansaldi, responsabile Prevenzione dell'azienda sanitaria Ligure Alisa. Poi è stato il turno di Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive del San Martino e Angelo Gratarola, responsabile del Dipartimento interaziendale regionale dell'Emergenza sanitaria.


"Sono orgoglioso di averlo fatto tra i primi e mi sento più forte. Credo che ognuno che farà il vaccino dovrà sentirsi più forte. E' fondamentale farlo ed è un atto d'amore verso di noi e verso gli altri. E' anche un tributo a quello che la scienza ha fatto in dieci mesi. Mi auguro che da oggi in poi inizi nuova era, quella post Covid grazie al vaccino", ha dichiarato Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e componente dell'Unità di crisi Covid-19 della Liguria. "Non ho avuto alcuna reazione allergica, sto bene e non ho avuto alcuna difficoltà. Spero di essere servita a stimolare le persone a vaccinarsi", ha aggiunto Gloria Capriata, l'infermiera che per prima si è vaccinata in Liguria. 


Vaccinati durante il Vax Day anche un centinaio di dipendenti del San Martino tra medici, infermieri, tecnici e operatori sanitari. Insieme a loro ci sarà una rappresentanza di volontari delle pubbliche assistenze, medici di famiglia, pediatri di libera scelta, specializzandi. Contestualmente sono partite le vaccinazioni previste anche nella prima Rsa dove vengono sottoposte a vaccinazione 55 persone tra ospiti e personale mentre 24 ore dopo sarà il turno della seconda residenza per anziani, 42 persone tra ospiti e personale. La prima fase delle vaccinazioni interessa 60.142 persone. Nella prima fase la registrazione delle vaccinazioni avviene con l'utilizzo di un tracciato dedicato all'Anagrafe vaccinale regionale.

 


In Italia, il reggente M5s Vito Crimi celebra il Vax Day e finisce linciato dai 'no vax'. "Traditore!", gli hanno urlato a più riprese sui social, ricordando l'epoca in cui il M5s 'flirtava' con i movimenti contrari alle campagne vaccinali. Un'ambiguità quella dei pentastellati sui vaccini, che risale alle posizioni espresse da Beppe Grillo nei suoi spettacoli fin dal 1998, quando imputava ai vaccini di abbassare le difese immunitarie dei bambini. "Almeno nel Medioevo era Dio a farti ammalare, non una multinazionale", diceva il comico genovese e fondatore del partito che a oggi rappresenta il più numeroso gruppo parlamentare sia alla Camera che al Senato. Un'ambiguità che Grillo non ha superato pienamente neppure nel suo ultimo post, in cui ha ironizzato sulla "siringata unica" con cui farà tutti i vaccini anti Covid. 



In Europa, il premier ceco Andrej Babis è stato tra i primissimi a ricevere il vaccino contro il Covid-19 in Europa nel Vax Day, giornata altamente simbolica per l'intero continente in lotta contro il coronavirus. Con Babis a Praga è stato vaccinato anche il 95nne e Emilie Repikova. In Spagna l'inizio della somministrazione ha preso il via da una residenza per anziani a Guadalajara in Castilla-La Mancha con Araceli, una donna di 96 anni. Dopo di lei è stata vaccinata una lavoratrice del centro. Si comincia nelle prossime ore anche in Francia, mentre la campagna è già parzialmente partita in Germania con la prima somministrazione a una donna di 101 anni, Edith Kwoizalla, in una casa di riposo in Sassonia-Anhalt.