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L'appello del consigliere regionale e capogruppo di Cambiamo
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Nei giorni scorsi la Commissione Europea ha inviato all’Italia una lettera di messa in mora per contestare l’estensione fino al 2033 delle concessioni demaniali marittime. Una scelta che andrà a incidere sul futuro delle realtà professionali che fanno parte del comparto balneare italiano.


"La messa in mora, inviata dalla Commissione Europea, rappresenta un problema di vitale importanza per tutti quei concessionari che non hanno ancora ottenuto ufficialmente l’estensione della concessione fino al 2033 - afferma il capogruppo di Cambiamo! in Regione Liguria, Angelo Vaccarezza -. È chiaro che l'estensione VADA rilasciata; questa lettera deve essere uno sprone ad attivarsi e non una limitazione per i comuni che ancora devono adeguarsi e che debbono farlo tassativamente entro il 31/12/2020. Inoltre la procedura di infrazione costringe, e mi verrebbe da dire finalmente, il Governo italiano a non poter più rimandare la soluzione dell’annoso problema delle concessioni demaniali marittime".


La vicenda è in corso dal 2010, quando l'Italia ha recepito la direttiva Bolkestein sulla liberalizzazione dei servizi, abrogando il rinnovo automatico delle concessioni senza sostituirlo con un altro adeguato sistema normativo.  "L'Unione Europea ha, a più riprese, avvisato l'Italia di non proseguire sulla via delle proroghe delle concessioni, se non inserite in un progetto di più ampia riforma del comparto demaniale - prosegue Vaccarezza -. Nel 2016, inoltre, la Corte di Giustizia Europea, pur ribadendo l'impossibilità del rinnovo automatico, ha introdotto due significative opportunità: il riconoscimento del legittimo affidamento per le concessioni già esistenti e il rinnovo della richiesta, al nostro Paese, di effettuare una ricognizione precisa della disponibilità o della scarsità del bene. L'impegno mio personale, e quello del mio gruppo, sarà quello di aiutare la Giunta Regionale a sollecitare i comuni liguri che sono ancora inadempienti a rilasciare gli atti d'estensione al 2033 delle norme demaniali vigenti”.