
"I dati recenti sullo spaccio sono allarmanti e le forze dell’ordine si trovano sempre più impegnate a cercare di arginare questa piaga sociale in un momento delicatissimo, dovendo contemporaneamente contribuire a garantire i servizi mirati al rispetto delle misure anti Covid-19 a tutela della salute delle persone che in questi giorni sono stati ulteriormente incrementati", spiega il sindacato.
"Lo spaccio di stupefacenti risulta in aumento in particolare in quei quartieri di delegazioni o agglomerati abitativi dove aumenta il degrado sociale. Per fare esempi concreti sul territorio genovese, oltre al Centro Storico dove continuano i soliti infruttuosi 'pattuglioni' mediatici è sufficiente rivolgere lo sguardo a quei quartieri di Sampierdarena, Cornigliano, Sestri Voltri, Bolzaneto, Rivarolo, Marassi e lungo il Bisagno dove l’incidenza del degrado urbano e l’abbandono sociale favoriscono l’attività criminale spesso di stampo mafioso che gestisce il traffico di stupefacenti".
Le richieste che arrivano sono molteplici, dal rafforzare l’attività investigativa ed il controllo del territorio a maggiori politiche sulla sicurezza sociale messe in campi di chi governa sul territorio. "Quartieri, vie, piazze buie e sporche alimentano degrado e insicurezza e incentivano lo spaccio di droga. Non basta mettere centinaia di telecamere: strumento importante per l’attività d’indagine per reprimere i reati perché chi spaccia sa come eluderle e spostarsi agevolmente se il territorio resta abbandonato".
IL COMMENTO
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