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Tutte le regole del decreto che entra in vigore il 4 dicembre
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Nessuna novità dell'ultima ora, solo conferme. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato il nuovo Dpcm Natale senza alcuna novità rispetto a quanto anticipato dal ministro della Salute Roberto Speranza 24 ore a Palazzo Madama. E consuma l'ennesimo strappo con la Conferenza delle regioni. "La strada per uscire dalla pandemia è ancora lunga. La terza ondata potrebbe arrivare a gennaio. Occorre impegno e attenzione: dovremo attendere il vaccino e le cure monoclonali. Sarà un Natale diverso ma non meno autentico", ha detto Conte durante la conferenza stampa.

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Poi la raccomandazione principe che vale per tutto il periodo: "Non possiamo entrare in casa delle persone, possiamo limitarci a una forte raccomandazione e chiediamo a tutti di rispettarla. Raccomandiamo di non ricevere a casa persone non conviventi, specialmente in questi frangenti, per noi stessi e per proteggere i nostri cari. Le misure che adottiamo sono adeguate e proporzionate a livello di rischio dei territori. Nel giro di un mese abbiamo piegato la curva dei contagi riportando l'Rt sotto l'1, continuando in questo modo tutte le regioni saranno gialle, in prossimita' delle feste natalizie".

Inascoltate del tutto le Regioni che chiedevano maggiore libertà per dare fiato all'economia. Su questo punto Giovanni Toti, governatore della Liguria e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, ha manifestato tutto il suo disappunto (LEGGI QUI). Tra i principali motivi di contrasto, gli spostamenti vietati tra comuni nei giorni di festa. Evidenziata la disparità di situazioni tra piccoli comuni e grandi città. Anche in questo caso nessuna modifica al decreto legge. Dovrebbero nei prossimi giorni arrivare alcune faq che avranno il compito di spiegare le deroghe e in quali casi saranno consentiti gli spostamenti extra.

Lo strappo più evidente avviene però in Parlamento,
con una protesta messa in atto proprio mentre il premier presenta in diretta tv le regole del Dpcm. E' il centrodestra a usare toni duri nei confronti di Conte accusato di aver instaurato una "dittatura". I deputati delle opposizioni hanno bloccato i lavori alla Camera intonando il coro "libertà, libertà" ed esponendo cartelli con scritto "Conte dimettiti". A scatenare le proteste il fatto che il presidente del Consiglio abbia presentato le decisioni in conferenza stampa, annunciata sui canali social personali e di Palazzo Chigi, senza andare prima a riferire alla Camera dei Deputati, così come chiesto dall'Aula. Richiesta evidentemente non ascoltata da Conte. 

Il capogruppo della Lega, Riccardo Molinari ha attaccato Conte: "Noi stiamo lavorando. Evidentemente ha preferito un'altra strada invece che ascoltare la richiesta di una parte del Parlamento, scavalcando le istituzioni democratiche, ricorrendo a una prassi che si usa nei regimi autoritari, come nella dittatura di Pinochet, nel venezuela di Maduro, ha preferito parlare direttamente al popolo come un caudillo qualsiasi, ma in nome del Covid non si può fare carta straccia della democrazia". Quindi l'invito agli eponenti del Pd ad "alzare la testa, fate qualcosa, non state zitti perchè lo sapete anche voi che questo è troppo, che si sta facendo straccio della Costituzione. Uomini di sinistra fate qualcosa, fermateli per favore". Il presidente di turno Fabio Rampelli ha dovuto sospendere la seduta.

IL PACCHETTO DELLE REGOLE PRESENTI NEL DPCM NATALE

MOBILITA' TRA REGIONI -
Dal 21 dicembre al 6 gennaio non ci si potrà più spostare neppure tra regioni gialle. Permesso ritornare ai luoghi di residenza o domicilio e sempre e comunque per tornare alla propria abitazione. Restano sempre le eccezioni per motivi di necessità, lavoro o salute. Non sarà possibile raggiungere la seconda casa in un'altra regione e comune il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio.

MOBILITA' TRA COMUNI - Il 25 e 26 dicembre e il 1 gennaio sarà proibito anche spostarsi dal comune nel quale ci si trova, che sia quello di residenza, domicilio o meno.

COPRIFUOCO - Resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino successivo. Il 31 dicembre il coprifuoco che impone il divieto di spostarsi è esteso fino alle 7 del mattino.

QUARANTENA DALL'ESTERO - Gli italiani che tornano dall'estero tra il 21 dicembre e il 6 gennaio dovranno sottoporsi alla quarantena. Quarantena prevista anche per gli stranieri che arrivano in Italia nello stesso periodo.

BAR, RISTORANTI E PIZZERIE - In zona gialla aperti con consumo al tavolo dalle 5 alle 18. Ogni tavolo può ospitare massimo 4 persone se non sono tutte conviventi. Dopo le 18 vietato consumate cibi e bevande nei locali o per strada. Nelle zone arancione e rosse: bar e ristoranti aperti dalle 5 alle 22 solo d'asporto. La consegna a domicilio è sempre consentita.

NEGOZI E CENTRI COMMERCIALI -
In tutta Italia dal 4 dicembre al 6 gennaio i negozi restano aperti fino alle 21. Dal 4 dicembre al 15 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi, nei centri commerciali saranno aperti solo alimentari, farmacie, parafarmacie, sanitari, tabacchi edicole e vivai.

IMPIANTI SCIISTICI E HOTEL - Gli impianti di risalita restano chiusi per il rischio assembramenti. Aperti invece gli alberghi di montagna dove sarà possibile fare il cenone ma in camera.

CROCIERE VIETATE - Stop alle crociere in partenza, con scalo o arrivo nei porti italiani dal 21 dicembre al 6 gennaio.

SCUOLA - Dal 7 gennaio riprenderà la didattica in presenza per il 75% degli studenti delle scuole secondarie e al 100% per le scuole medie.

EXTRA CASHBACK A NATALE - Fino al 31 dicembre per chi paga con carte e App rimborso del 10% fino a 150 euro per ogni acquisto fatto senza limiti riguarda i nuclei familiari. Per partecipare occorre scaricare l'app IO e identificarsi con la carta d'identità elettronica o tramite lo Spid.

FESTE IN PIAZZA - Resta confermato il divieto di organizzare feste nei locali pubblici e nei luoghi privati. Sono vietati gli assembramenti e i sindaci avrannò la facoltà di chiudere vie e piazze.

PALESTRE - Le palestre resteranno chiuse.

CINEMA E TEATRI
- Per tutte le attività culturali resterà il fermo per il periodo delle festività natalizie e di fine anno.

FUNZIONI RELIGIOSE - Le funzioni religiose saranno regolarmente celebrate tutto il 24 ed il 25 dicembre. L'ultima messa sarà anticipata per permettere ai fedeli di ritornare a casa allo scoccare del coprifuoco.

ITALIA A TRE COLORI -
Confermato il sistema delle fasce, rossa, arancione e gialla in ordine decrescente di diffusione del contagio e di pressione sul sistema sanitario, con conseguenti misure più stringenti. L'obiettivo è portare entro metà dicembre tutto il Paese in fascia gialla, la meno rigorosa, ma rafforzata da divieti di mobilità e altre restrizioni valide per il periodo delle festività.