cronaca

Il procuratore di Genova è intervenuto a Primocanale
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Giovedì sera, il telegiornale di Primocanale ha posto in grande evidenza la riflessione del procuratore capo di Genova, Francesco Cozzi, sui rischi di usura nella città capoluogo ligure a fronte di una situazione di grave crisi economica come quella provocata dalla pandemia in corso: "Lo scenario attuale, indubbiamente, può favorire simili fenomeni che provocano pene di 10 anni, aumentate da un terzo fino alla metà con aggravanti rappresentate da pratiche rivolte a soggetti in difficoltà. Consiglio banale, ma fondamentale, resta tenere aggiornata la contabilità per rappresentarla con chiarezza alla Guardia di Finanza, accorgimento fondamentale per le indagini e il seguente risarcimento".

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Tuttavia, chi guida la Procura di Genova non ha rinunciato
a un passaggio sul tema più gettonato di queste settimane pre natalizie: Amazon, il futuro inevitabile del commercio o un'esigenza dettata dal momento storico ed economico, ma sinonimo di concorrenza sleale ai negozianti? Franco Cozzi premette come le sue siano riflessioni personali e non legate al prestigioso incarico in tribunale: "Come non vanno cavalcate battaglie di retroguardia, al tempo stesso, dico che le regole devono essere rispettate comprendendo in questo anche il trattamento dei lavoratori e gli inquadramenti previdenziali che, qualora, non seguissero le norme vigenti provocherebbero qualcosa di devastante sul piano della civiltà". Stiamo giocando su due tavoli differenti? Qui il tema è più complesso e tecnico, va appurata quale sia la tassazione su soggetti che operano commercialmente nel nostro territorio, ma con sedi legali e fiscali altrove dove godono, magari, di vantaggi che sono di concorrenza sleale anche nei confronti di soggetti molto più piccoli. Dico, pertanto, che è necessario l'intervento delle autorità europee per mantenere la situazione di legalità".

Per nulla marginale, inoltre, l'approfondimento sulla data simbolo dell'attuale settimana: il 25 novembre, giornata faro di una lotta contro la violenza sulle donne (che, in realtà, dovrebbe proseguire ogni giorno dell'anno senza date). Franco Cozzi ha confermato il tragico aumento di reati legati alla violenza di genere sul territorio genovese, un fenomeno amplificato dal lockdown: "Evidentemente, la causa è legata anche a motivi fisici di impossibilità a muoversi. La violenza si scatena nell'ambito domiciliare dove esplodono quelle criticità che, magari, in altre situazioni sarebbero state stemperate da una minore convivenza". In conclusione l'appello accorato: "Oltre alle forze dell'ordine, tenete in altissima considerazione il prezioso lavoro dei centri antiviolenza che svolgono un lavoro di grande protezione e fin dalla prima segnalazione rivestono un ruolo primario".