cronaca

L'uomo era stato invitato in un albergo di Varazze
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Una banda di spacciatori di droga ha tentato di sequestrare un imprenditore genovese per chiedere un riscatto alla famiglia ma il colpo è stato sventato dalla Polizia di Stato. L'operazione si è conclusa con l'arresto di sei persone. Secondo quanto ricostruito l'imprenditore è stato invitato in un albergo di Varazze e quando l'uomo è arrivato hanno tentato di rapirlo.


La polizia teneva il gruppo sotto controllo con intercettazioni telefoniche. Le indagini sono affidate al sostituto procuratore Annamaria Paolucci della Procura distrettuale di Genova. La notizia è stata illustrata in una conferenza stampa dal procuratore capo di Savona Ubaldo Pelosi, dal Questore Giannina Roatta e dalla dirigente della Squadra Mobile Rosalba Garello.


La vittima del tentativo di sequestro è un imprenditore di 40 anni del settore del catering che è stato attirato in un tranello dalla banda con la scusa della preparazione di un ricevimento importante il prossimo marzo. Per proteggere l'uomo, la polizia lo ha fermato in autostrada e ha mandato all'appuntamento un poliziotto in borghese. "Avevano già preso contatto con l'imprenditore genovese del settore catering, attirandolo con la scusa di voler organizzare un ricevimento illustre per il mese di marzo. A quel punto abbiamo deciso di agire per interrompere i loro piani" ha spiegato la dirigente della Squadra Mobile Rosalba Garello.


"In primis abbiamo posto in sicurezza l'imprenditore con la scusa di un banale controllo per il Covid, così al secondo appuntamento in albergo lo abbiamo sostituito con un nostro poliziotto: non appena hanno aperto la porta della stanza d'albergo abbiamo fatto scattare il blitz con il fermo di tutti i membri dell'associazione criminale. Alcuni hanno tentato di nascondersi, altri due erano nella reception, due donne sono state bloccate una sul terrazzo, perché aveva compiti di osservazione dall'alto, la seconda fuori dall'hotel". 


"Si tratta di una indagine partita alcuni mesi fa, legata al traffico droga. In seguito, dalle intercettazioni, è emersa la volontà di un sequestro di persona a scopo di estorsione, che ci ha imposto di intervenire in maniera tempestiva, anche per salvaguardare la vittima prescelta dall'organizzazione criminale" ha detto il procuratore capo di Savona Ubaldo Pelosi spiegando l'operazione.


"Sono state sequestrate armi e droga, inoltre dai primi interrogatori in corso in Procura ci sono state già le prime ammissioni da parte degli arrestati. Considerato il tentativo di sequestro a scopo di estorsione è stato aperto un procedimento parallelo presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Genova".