salute e medicina

Allestita davanti al pronto soccorso del Policlinico San Martino
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Entra in funzione da mercoledì 11 novembre con 24 posti letto per pazienti covid di media intensità. Si tratta della tenda-ospedale della Croce Rossa italiana, allestita davanti al pronto soccorso del Policlinico San Martino di Genova. "Non sono letti aggiuntivi dove ricoveriamo in pianta stabile pazienti", ha precisato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, durante un sopralluogo alla struttura. "Servono per evitare quell'assembramento al pronto soccorso, durante i triage respiratori, nella qualificazione del malato, per evitare di far stare le persone nei corridoi dei pronto soccorso. Il pronto soccorso resta la nostra 'strettoia' nonostante i miei appelli ad recarvisi solo se davvero si e' in pericolo serio per la propria salute".

Si tratta di una struttura ospedaliera campale "dove sono previste al momento 24 postazioni di ricovero strutturate e organizzate per pazienti di media e bassa intensità", spiega Maurizio Biancaterra, presidente della Croce Rossa Liguria. "Strutture simili sono al momento montate in Sardegna e si sta montando in Piemonte. Si tratta di strutture che possono stare anche in postazioni di montagna, climatizzate", ha precisato.

La tenda ospedale "è diversa da quelle gestite dalla Protezione civile
, perché è prettamente sanitaria: la montiamo insieme alla Croce rossa, poi la diamo nella disponibilita' dell'ospedale San Martino che la gestirà esattamente come un padiglione ospedaliero", aggiunge l'assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone. "Abbiamo deciso di mettere in campo questa struttura per supportare gli ospedali, in questo caso il San Martino, sul fronte dei letti che al momento sono molto occupati non nella parte più grave delle terapie intensiva ma nella parte della media intensità".

Prosegue quindi il lavoro della Regione per "costruire quel supporto di posti letto di bassa intensità che serve per liberare posti di ospedale. Stiamo ragionando di arrivare entro questa settimana a un piano incrementale di 270 posti letto su tutto il territorio ligure, a disposizione di tutti i sistemi sanitari", prosegue Giampedrone. "In queste strutture verranno prese in carico persone positive, o clinicamente già guarite o con un quadro non grave che consente loro di non stare più in ospedale". Di questi 270 posti letto, "140 sono già attivi e 130 li stiamo attivando in queste ore. Cento sono su Genova ed è la prima struttura extraospedaliera che mettiamo in campo, in un albergo nella zona del Porto Antico".

Alla Spezia si va verso la realizzazione di 36 posti vicino al centro città, nell'istituto delle suore Madri Pie. "Ci sono già sue strutture per un totale di una cinquantina di posti in quella provincia", ribadisce Giampedrone. Si tratta di un piano "in linea con le richieste avanzate dal sistema emergenziale sanitario". Sul fronte dei servizi alla persona, le strutture extraospedaliere saranno sotto "la guida e la gestione centrale della Protezione civile. Per quanto riguarda l'assistenza sanitaria, questo aspetto sarà in capo alle Asl dei territori", conclude l'assessore regionale.