"Già nei primi mesi della pandemia hanno messo a punto protocolli di sicurezza e soluzioni digitalizzate per garantire la prosecuzione del lavoro e delle operazioni portuali nel rispetto della normativa e della salute dei lavoratori" spiega Signorini. "Allo stesso modo il settore crocieristico, seppure fortemente penalizzato, ha saputo mettere in campo da subito rigidi protocolli e procedure che hanno permesso la prosecuzione del servizio anche in questi mesi".
E potrà continuare, salvato in extremis nel testo finale, mentre la prima bozza del Dpcm prevedeva invece lo stop alle crociere. "I porti svolgono una funzione strategica e nevralgica per il Paese e, con un forte senso di responsabilità, nei confronti degli operatori e dei lavoratori, continuano la loro missione" conclude Signorini.
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