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Tanta sanità nel programma dei prossimi 5 anni di governo regionale
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C'è tanta sanità nel programma dei prossimi 5 anni di governo della Liguria da parte del governatore rieletto Giovanni Toti. Il punto lo ha illustrato in Consiglio regionale dove ha annunciato che sta lavorando per arrivare ad avere 2000 posti letto Covid. Lo ha fatto parlando del piano incrementale attivato per i nosocomi liguri.

"Si tratta di un piano di Fase 4 che porta ad aumentare i posti letto.
Abbiamo 1.200 ricoverati, soprattutto sull'area metropolitana e solo 50 terapie intensive aperte. Facendo un paragone con il picco dello scorso aprile quando avevamo 1.400 ricoverati e le terapie intensive occupate arrivavano a 200, si capisce che siamo ben lontani da quei numeri. Anche se l'allargamento della pandemia ci ha indotto ad un aumento dei posti letto ospedalieri. Per questo stiamo chiedendo uno sforzo alla nostra sanità, quello di raggiungere i duemila posti letto in Liguria", ha confermato il governatore in un intervento quasi tutto incentrato sulla gestione dell'emergenza sanitaria.

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"Nei nostri pronto soccorso, in questi giorni, ci sono molti malati ammassati. E' perché non abbiamo mai mandato a casa nessuno: in questa regione, se c'è una cosa di cui siamo orgogliosi, è che tutti hanno avuto l'appropriatezza della cura che la loro situazione clinica richiedeva, nella prima e nella seconda ondata. Il personale è stremato e i pronto soccorso vivono un momento complicato, ma nessuno poteva aspettarsi un'ondata di queste dimensioni e così parzialmente diversa dalla prima. La vera mancata risposta di sistema a questa crisi è dovuta dall'impossibilità del Paese di avere tutte le professionalità che ci servirebbero in questo momento per far fronte alla crisi, infermieri e medici specializzati in discipline su cui eravamo già in affanno prima del covid". Toti ha anche ricordato che "per formare un medico non basta un'estate, seppure di buona volontà. Così rischiamo di rubarci personale indispensabile da una situazione all'altra, come gli infermieri che dalle rsa si spostano a lavorare in ospedale. Questa è una della cose che non ci dobbiamo dimenticare quando finirà tutto questo".

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Tra le altre azioni, Toti ricorda "le squadre territoriali per i tamponi, arrivate a 35 in tutta la regione, di cui 19 nel territorio della Asl 3 Genovese. Ma è evidente che, di fronte alla mole di malati del nostro territorio, non saranno mai sufficienti, nonostante la loro abnegazione. Da qui, nasce l'esigenza di aprire numerosi posti di drive o walk-through, di stipulare un accordo con i medici di famiglia prima del protocollo nazionale, di attivare 500 posti letto covid in rsa per le basse intensità di cura e di pensare a un nuovo ospedale temporaneo alla fiera di Genova. Iniziative, queste ultime due, che servono a garantire il necessario turnover ai reparti ospedalieri". Infine, il governatore, che ha tenuto per sé la delega alla Sanità, ha sottolineato che "tutte le nostre strutture sanitarie stanno lavorando per assumere personale: fortunatamente, a metà novembre si chiuderà il corso di laurea in scienze infermieristiche e almeno 180 infermieri nuovi potranno entrare in operativitànel giro di tre settimane. Oggi, ci spiace che quel corso di laurea non avesse il quadruplo degli iscritti".