salute e medicina

Picci, direttore Salute mentale distretto 10 Asl3: "Servono più fondi"
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Attacchi di panico, fenomeni depressivi, disturbi del sonno, squilibrio alimentare, aggressività e irritazione che scoppiano all'interno dei nuclei familiari: queste sono solo alcuni delle conseguenze lasciate nelle persone dall'emergenza coronavirus. Non sono solo le cause dirette del virus a preoccupare ma anche le conseguenze indirette. I dati parlano chiaro, nel corso di questa pandemia mondiale i disturbi psichici sono aumentati fino a tre volte rispetto al passato.

La conferma arriva da Rocco Luigi Picci, direttore della Salute mentale del distretto 10 della Asl 3: "Insieme ai disturbi aumentano le richieste di sostegno e di intervento. Stiamo registrando sia nuovi casi sia persone che subiscono una ricaduta di queste problematiche. Nei casi più gravi poi aumenta il consumo di droghe e alcol usate come auto-terapie per gestire lo stress. Tutto questo lo stiamo vivendo per il breve periodo ma quello che ci preoccupa è il futuro. Per i prossimi anni ci aspettiamo un'impennata dei disturbi post-traumatici" spiega Picci.



C'è poi chi è stato colpito dal virus e ha affrontato la malattia in terapia intensiva subendo uno shock così come conseguenza a livello psichico sono presenti in quelle persone che hanno perso un caro durante questi mesi e che a causa della misure restrittive anti-contagio non hanno potuto dare l'ultimo saluto. Poi c'è tutto il capitolo dei personale medico e non che sta gestendo l'emergenza, anche loro, spiegano gli esperti, avranno bisogno di supporto da questo punto di vista.

"Le categorie più a rischio - spiega Picci - categorie a rischio sono i bambini il cui stato emotivo ha subito un forte impatto dall'impossibilità del confronto con i propri pari. Gli adolescenti che di solito manifestano lo sviluppo di molte di queste patologie proprio in questa fase della vita. Le neo mamme che evitano di ricorrere a questi servizi di assistenza per paura di contagio del Covid. E poi gli anziani. In Liguria c'è l'indice di dipendenza del rapporto tra ultra 65enni e popolazione tra 16-64 che ha un valore del 43% contro il 31% della media nazionale. Gli anziani sono oltre a essere i più esposti esposti al virus vivono anche lo stato di abbandono e solitudine, una situazioni di cui dobbiamo tenere conto nel futuro".


Il Covid sta obbligando tutto la sanità a un lavoro incessante, c'è chi è in prima linea ma anche chi si occupa delle conseguenza psichiatriche lasciate dal virus. Per affrontare queste urgenze sia nel breve che nel lungo periodo serviranno medici esperti capaci di supportare e aiutare ad affrontare e superare queste problematiche. E così dal direttore della Salute mentale del distretto 10 della Asl3 arriva un appello diretto a Roma: "Serve implementare i fondi per la salute mentale. Gli altri Paesi spendono circa il 2% del budget destinato alla sanità per queste problematiche". In Italia la percentuale è decisamente più bassa.