Terza puntata del docufilm di Primocanale production sull’ex silos granario di Hennebique, nel porto di Genova. Dopo aver ascoltato dall’ingegner Dassori la storia della struttura e dal presidente del porto di Genova la possibile destinazione parziale a terminal crociere, questa volta tocca al Comune che, con l’assessore all’Urbanistica Simonetta Cenci, impegnata direttamente nell’operazione, spiega come Hennebique si inserisca nel centro storico e nel concetto di “rigenerazione urbana” della città.
“Hennebique e il centro storico sono molto legati tra loro perché Hennebique è l’edificio più grande del centro storico, con potenzialità molto importanti - spiega Cenci -con delle funzioni possibili da insediare, che abbiamo fatto in modo che venissero redatte grazie a una scheda-norma che abbiamo portato grazie a una delibera, per decidere le funzioni che potevano essere inserite all’interno dell’edificio. Hennebique e ponte Parodi prima del 2018 facevano parte di un unico comparto urbanistico e quindi erano legati uno all’altro. Ma considerando la problematica del ricorso di Altarea, che si era aggiudicata ponte Parodi, abbiamo deciso di slegarli per fare in modo che almeno una delle due operazioni potesse andare avanti. Quindi abbiamo fatto un aggiornamento al piano urbanistico proprio per slegarli”.
L’assessore Cenci spiega la strada che ha portato poi al bando dell’Autorità portuale per aggiudicarsi Hennebique in concessione per 99 anni, in base ad un piano economico, finanziario e tecnico con l’inserimento di alcune funzioni che dovevano rispettare le norme guida dettate dal Comune, all’interno del quale è tutto permesso ad esclusione del commerciale no food che potrà essere al massimo il 10% della superficie utilizzabile della struttura. Quindi minimo 2800 e massimo 4000 metri quadrati, visto che oggi l’immobile è di 28mila metri quadri espandibili a 40mila.
Un momento importante è stata la mediazione, cioè la collaborazione come preferisce definirla l’assessore, con la Soprintendenza per limare i vincoli architettonici e stabilire ciò che non si sarebbe potuto toccare e ciò che invece poteva essere modificato, demolito, ricostruito.
“La facciata sul fronte mare deve essere mantenuta il più possibile uguale, potrà essere alzato di un piano ad esempio come il Museo del mare, io la vedo come la Tate gallery genovese, poi alcuni silos interni possono essere eliminati, il che potrà aumentare la superficie interna, le facciate di ponente e levante potranno essere riviste ma mantenute strutturalmente uguali, mentre sul fronte nord che si affaccia su agenzia delle dogane e università potranno essere aperte delle “boccature”.
E all’interno? Verranno realizzati dei solai per creare interpiani in queste altezze oggi immense. In base alle proposte fatte dal gruppo Vitali ci potrà essere un albergo a 4 o 5 stelle, perchè alla nostra città un albergo così sul mare manca, poi una parte di commercio, una crocieristica, perché la nostra città punta in epoca post Covid a un incremento di turismo e crociere.
L’assessore Cenci è ottimista sul fatto che il gruppo Vitali riesca a riempire Hennebique. “Sono stata alla Fiera Scenari immobiliari di Santa Margherita Ligure e ho visto che c’è la consapevolezza che a Genova le cose stanno accadendo, le operazioni si fanno e c’è disponibilità da pare della pubblica amministrazione a rendere agevoli di percorsi burocratici. Si deve capire che a Genova si viene non solo a vivere, ma che si compra e si vende bene”.
Sulla possibilità che Hennebique scontenti qualcuno, in particolare il mondo del commercio limitrofo, del centro storico, dice: “È possibile, ma sono sicura che la riqualificazione di Hennebique sarà un trampolino di lancio per tutto il centro storico, dove oggi si va in misura limitata. Anche perché noi stiamo già lavorando a una rigenerazione del centro storico, come contenitore. Prima, fino a oggi, si era pensato solo al lato estetico invece noi pensiamo anche all’inserimento di cultura, illuminazione, sicurezza. Si potrà posteggiare ad Hennebique ed andare anche nei vicoli”.
Cenci auspica una collaborazione tra il Gruppo Vitali e Altarea, che si è aggiudicata ponte Parodi. “Contiamo sull’intelligenza per una buona riuscita delle operazioni. Io vedrei una bella piazza sul mare a ponte Parodi, dove le famiglie possano andare a passeggiare e a guardare il suo porto. Qua può accadere molto”.
porti e logistica
Hennebique, Cenci: "Sarà la nostra Tate Gallery, trampolino di lancio per il centro storico"
L’assessore all'Urbanistica parla del progetto nell’ottica della rigenerazione urbana
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