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Il mister fiducioso sulla gara di domani a Bergamo contro la squadra di Gasperini
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 Claudio Ranieri guarda con fiducia alla partita della Sampdoria a Bergamo contro l'Atalanta, in programma domani alle 15. "Queste due ultime partite vinte ci hanno portato un po' di convinzione, quella che non avevamo espresso contro la Juventus e quella determinazione che dopo il 2-0 contro il Benevento abbiamo dimenticato. Adesso c'è l'Atalanta, che oggi è l'emblema del calcio italiano: gioca, marca, corre, lotta, fa gol, difende. Va presa a modello".

"Mi aspetto un'Atalanta solida, determinata, vogliosa. Può aver avuto una partita no, capita a tutti e quindi anche all'Atalanta. L'ho vista però in Danimarca, la solita squadra con grinta e determinazione, attaccare e difendere tutti insieme da vera squadra. Mi aspetto un'Atalanta che negli anni è diventata sempre più squadra perché non ha soltanto i primi undici ma anche altri che sono comunque titolari. Qualcuno è appena arrivato e deve entrare nelle dinamiche del gioco di Gasperini ma la rosa è da doppio giocatore per ogni ruolo".

PASSATO - "L'anno scorso abbiamo fatto due ottime partite. Sia in casa, dove abbiamo fatto grandi cose chiudendo tutti gli spazi per ripartire velocemente in contropiede. Sia al ritorno quando abbiamo perso nell'ultimo quarto d'ora ma la squadra si era ben disimpegnata in campo. Io vorrei rivedere quelle due partite dove vedo una squadra, la mia, determinata quanto l'Atalanta".

CONDIZIONE - "La squadra sta bene. Certo, i nuovi hanno bisogno di un pochino più di tempo per entrare in condizione a livello fisico. Candreva ha giocato fino all'anno scorso, però non aveva mai fatto nessuna partita e infatti sta un pochino meglio. Keita e Silva è da marzo che non giocavano più. Stanno salendo di condizione, anche non sono al massimo".

ORIZZONTE - "La forza di un giocatore e di un allenatore è quella di avere sempre il giusto equilibrio. Così come non bisognava disperarsi dopo la Juventus e il Benevento, non bisogna esaltarsi dopo Fiorentina e Lazio. Bisogna avere il giusto equilibrio, sapere che quando siamo umili facciamo delle buone partite, poi si vince o si perde. A me preme vedere che la squadra mi dia il massimo".